I clienti lavorano tutto il giorno per comprare la cocaina, raffica di arresti

I clienti lavorano tutto il giorno per comprare la cocaina, raffica di arresti
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Giovedì 18 Gennaio 2018, 10:36
I carabinieri del nucleo investigativo a caccia delle due persone che mancano ancora all'appello nell'ambito dell'operazione antidroga “Sparta”, che due giorni fa ha portato all'emissione di 14 misure cautelari. In manette, molti esponenti della famiglia Spinelli, che gestivano soprattutto nei quartieri San Donato e Rancitelli lo spaccio. Col tempo, stando alle indagini, erano diventati i padroni della droga in città. Smerciavano al dettaglio, ma all'occorrenza rifornivano anche altri spacciatori. Le loro abitazioni popolari di via Rio Sparto e via Lago di Capestrano erano dei piccoli centri commerciali, in cui si vendevano a tutte le ore stupefacenti. Erano sempre aperti e disponibili e per questo erano diventati un punto di riferimento per tanta gente. Persone di ogni età, giovani e anziani, e di ogni estrazione sociale. Fra loro, operai, impiegati e anche professionisti. Emblematica, a tal proposito, una intercettazione in cui Sulejeman Neziri Mazzarelli, l'uomo di fiducia di Lino e Elena Spinelli, detti Ciabbotto e Carmosina, parlando con uno dei ragazzini minorenni che davanti alla loro abitazione di via Rio Sparto svolgono il ruolo il vedette, gli fa notare come ci siano delle persone che tutte le sere, dopo il lavoro, si recano dai due coniugi per acquistare dosi di "bianca" e fare "una strisciata".

«Hai visto quel vecchiarello che viene con la Punto verde? - gli dice -. Lui e un altro più vecchio ancora lavorano tutto il giorno, venti euro questo, venti euro quell'altro... la sera vengono sempre e si vengono a prendere la bianca. Ti rendi conto? Lavorano tutto il giorno per farsi una strisciata di bianca. Mamma mia, mamma mia. Guarda, stanno in macchina laggiù– prosegue – li vedi. Conosco tutti i movimenti ormai, fra poco viene quello con la macchina rossa". Ad acquistare droga dagli Spinelli arrivano da tutte le parti, dal pescarese ma anche dal chietino. Un afflusso continuo. Per paura di essere colti in flagranza, spesso gli stessi rom mettono in guardia i clienti su come comportarsi. Ad uno di loro, Ciabbotto consiglia di nascondere in bocca la droga appena acquistata. "Mettitela in bocca", gli dice. "Non ti preoccupare", gli risponde il cliente, che lo invita a fare attenzione ad una macchina che ha visto aggirarsi per l'isolato. Auto che il rom provvede subito a controllare di persona. Troppo è il timore di finire in carcere. Per questo, la vigilanza attorno alla casa di via Rio Sparto è massima. In una conversazione, Neziri consiglia al suo capo Ciabbotto di modificare le procedure operative e rimodulare quindi i turni di vigilanza in quanto ha notato la presenza in zona delle forze dell'ordine.

Nella stessa conversazione, parlano di un vicino di casa, “quello con il cane”, il quale li osserva mentre spacciano. «Sono passati questa mattina hai visto?», gli domanda il rom. «Sì, li ho visti – risponde Neziri – è passata pure la finanza, piano piano, tre quattro volte, forse per il mercato, non lo so, però...». «La questura, in borghese», aggiunge Ciabotto. Poi parlano anche di una Punto. Per evitare problemi, Neziri gli suggerisce di non continuare con lo spaccio oltre mezzanotte e mezza. «Chiudi – gli dice - fino alle due secondo me è troppo. Non c'è movimento, un cancro di macchina che vedono gli vanno appresso al cento per cento. Secondo me – ripete – alle due è troppo tardi. Vale la pena per 20 euro, 30 euro, Ciabbò?». Preoccupazione di essere beccati viene espressa a volte anche dai clienti abituali. In una intercettazione, uno di loro esterna tale timore a Carmosina, la quale per tutta risposta ridimensiona l'attività di spaccio sua e del marito. «Proprio qua vogliono venire a controllare? Se vedi a Rancitelli a via Tavo sembra che ci stanno le formiche per troppi drogati che vanno sotto sopra. Se vedi a Fontanelle. Io ho cinque clienti contati la sera. Magari, questa persona viene due volte, altre due volte un'altra. In tutto, sette, otto persone e basta. Non è un via vai, viene una persona ogni ora, ogni due ore. Come fai a vedermi tu a me?
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