Teramo, laurea honoris causa
a Pannella: "Renzi?
Un po' presuntuosetto"

Teramo, laurea honoris causa a Pannella: "Renzi? Un po' presuntuosetto"
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Venerdì 20 Febbraio 2015, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 21:59
TERAMO - «Un atto dovuto, un atto fortemente voluto, perchè Pannella ha consentito alla comunicazione politica di evolversi, ha contribuito allo stesso cambiamento politico, al cambiamento delle istituzioni e del Paese»: così il rettore dell'Università di Teramo D'Amico ha salutato l'aula magna che non riesce a contenere il pubblico accorso per il conferimento della laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione a Marco Pannella, leader radicale. Un'interprete del linguaggio dei segni traduce gli interventi. «Noi siamo solo onorati di poter conferire la laurea a Marco Pannella» ha aggiunto D'Amico leggendo poi un messaggio inviato dal presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano secondo il quale a Pannella «piacerà cogliere in questo riconoscimento una sorta di paradossale risarcimento per essergli stato precluso da lungo tempo l'accesso alla forma più diffusa e efficace di comunicazione, quella televisiva».



RENZI? UN PO' PRESUNTUOSETTO

«Se sapessi pregare efficacemente pregherei per Renzi affinchè capisse qualcosa - ha detto Pannella rispondendo ad una domanda sui consigli da dare a Renzi - È un pò bischero, un pò presuntuosetto, di lui non ha paura nessuno.
Lo senti per dieci ore alla radio. Berlusconi stava alla televisione un decimo di quanto ci sta lui oggi. Lui rompe, non ha valori. Lui detiene troppe speranze».




COMMOZIONE PER COSCIONI

«Leggerò tutte le relazioni che mi hanno preceduto - spiega Pannella -. C'è qualcosa che voglio approfondire con calma»: esordisce nella lectio magistralis tenuta ovviamente a braccio. Commosso ed emozionato ha ascoltato e si è rivisto, su due maxischermi, nei momenti delle sue battaglie. Ma è stato nei minuti dedicati al ricordo di Luca Coscioni, di cui oggi cade l'anniversario della scomparsa, che Pannella non è riuscito a trattenere le lacrime.



MATTARELLA E L'ITALIA

«Io sono convinto che il presidente attuale dovrà dire entro poco se lui è d'accordo a essere presidente di una Repubblica nella quale la presidenza in esercizio aveva indicato obblighi per rientrare nella legalità, nel diritto elementare»: continua il leader radicale "Abbiamo urgenza di uscire fuori da una situazione nella quale la Repubblica è al di fuori della sua legalità».
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