Ex pediatra di Lanciano investita e uccisa da un treno a Milano

Ex pediatra di Lanciano investita e uccisa da un treno a Milano
di Walter Berghella
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Venerdì 24 Luglio 2020, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 18:31

Stava tornando a Lanciano per trascorrere alcuni giorni di vacanza con figli e nipoti, purtroppo un errore fatale gli è costata la vita alla stazione centrale di Milano, dove l’altra sera la dottoressa Ida Rondinella, 82 anni, ha perso la vita per le gravissime ferite riportate dopo essere stata investita da un Frecciargento 8889. La notizia ha lasciato sgomenti tutti in città dove Ida Rondinella era nota e amata, avendo svolto per decenni l’attività di pediatra all’ospedale Renzetti.



La dottoressa era stata sposata co  Mario Milantoni, morto alcuni anni fa, docente alla scuola media Mazzini. Lascia tre figli: Elio, Luca e Francesca. Alcuni familiari l’avrebbero attesa alla stazione di Pescara, dove, purtroppo, non è mai giunta.  L’altro pomeriggio, passato mezzogiorno, l’ex pediatra si è trovata sul lato sbagliato del treno in cui non si aprono le porte, e per riuscire a prenderlo in tempo ha attraversato il binario con un trolley al seguito per raggiungere il binario 17. Il macchinista non l’ha vista ed è partito.

Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno estratto l’anziana pensionata in gravissime condizioni e il personale del 118 che l’ha portata d’urgenza all’ospedale Niguarda dove è deceduta poco dopo. L’indagine sulla terribile disgrazia è affidata alla Polfer. Rondinella anni fa si era trasferita da una sorella ad Albaro, quartiere di Genova, in piazza Rensi. Enorme commozione in città per il grave incidente ferroviario costato la vita a un medico che ha seguito e fatto crescere generazioni di ragazzi. Al momento dell’incidente il macchinista non si è accorto della passeggera e partendo l’ha colpita con il locomotore su un fianco, amputandole un braccio e una gamba. La dottoressa non è morta sul colpo, i soccorsi sulla banchina sono scattati immediatamente poi è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso. Nel frattempo il Frecciargento aveva lasciato la stazione ed è stato fermato dalla Polfer vicino Lodi.

Lo sgomento macchinista ha riferito di non essersi accorto di nulla. L’ex pediatra aveva lasciato Albaro in mattinata e in treno aveva raggiunto Milano dove aveva la coincidenza per Pescara. Alla stazione di Milano aveva attentamente controllato il tabellone delle partenze e solo dopo l’apertura delle porte si è accorta dello sbaglio ed ha provato a correggere direzione. Ma per raggiungere l’opposta banchina era necessario tornare indietro. Così ha attraversato davanti al locomotore non pensando a rischio, invece il macchinista non l’ha vista. La terribile notizia ha raggiunto i figli prima che giungessero a Pescara per riabbracciare la madre e sono poi partiti per Milano.

Rondinella, che avrebbe fatto qualche giorno di mare a Fossacesia, aveva lasciato Lanciano nel 2011 dopo aver venduto l’appartamento di via del Verde, al civico 48. I figli sono nati a Lanciano e hanno avuto brillanti carriere; Francesca è avvocato a Salerno, Luca neuropsichiatra infantile in Nuova Zelanda, ad Auckland, ed Elio a Milano lavora nel mondo finanziario. Aveva 5 nipoti. Tutti la ricordano con affetto. «Sono profondamente colpita dalla notizia – dice Andrea Giangiordano - Rondinella era una grande professionista, amata da bambini e genitori. Una donna colta, dinamica, riservata, rispettosa ed affettuosa. Sempre attenta alle sfumature, premurosa e presente se percepiva che poteva essere d’aiuto. Piena di interessi e voglia di rendersi utile». Rachele Baracchi ricorda la dottoressa dedita al mondo del volontariato e la sua profonda fede e dice: «Era una bravissima persona e mi piaceva molto. Riempiva il condominio quando venivano i bambini». Sarà sepolta nella  cappella di famiglia a Mozzagrogna.

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