Il ladro fugge con la refurtiva nelle mutande: bloccato dalla Polizia

Il ladro fugge con la refurtiva nelle mutande: bloccato dalla Polizia
di Alessandra Di Filippo
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 11:25
Altro fine settimana movimentato per le forze dell'ordine a Pescara. Il bilancio è di un arresto e una denuncia, entrambi per furto. In manette, un albanese di 30 anni, E.M., senza fissa dimora, beccato a rubare dai poliziotti della squadra volante all'interno del bar davanti a Martina Carburanti in piazza Duca degli Abruzzi. Quando gli agenti lo hanno fermato, aveva addosso soldi, pacchetti di sigarette e anche una busta piena zeppa di roba da mangiare. Una parte del denaro, la teneva nascosta nelle mutande.

Denunciato, invece, un cittadino della Guinea di 25 anni. Andava in giro per i locali di Pescara Vecchia a sfilare dalle borse delle ragazze cellulari. Tutti e due gli episodi sono avvenuti nella notte fra sabato e domenica. Il primo poco dopo le 3 quando al 113 è arrivata la chiamata del proprietario del bar di piazza Duca, preoccupato perché il sistema d'allarme non smetteva di suonare. Giunti sul posto, i poliziotti hanno notato subito che la finestra era stata forzata e l'ingresso bloccato con un frigorifero. Gli agenti sono riusciti comunque ad entrare. Dentro il bar, messo a soqquadro, c'era di fatto una persona ossia il 30enne albanese con passamontagna in testa. E' stato bloccato e perquisito. Nelle mutande aveva 335 euro ossia i soldi delle ricariche telefoniche, in una tasca del giubbino invece c'erano 200 euro del fondo cassa. Notando poi che gli scaffali delle sigarette e dei dolciumi erano stati manomessi, hanno deciso di controllarlo ulteriormente. E di fatti nascondeva 170 pacchetti di sigarette e una busta piena di dolci vari. Per il 30enne, è scattato l'arresto per tentato furto. Ora è nella camera di sicurezza della questura in attesa della direttissima.

Sempre la polizia è dovuta intervenire nella notte anche a Pescara Vecchia, in un locale di corso Manthonè dove era stato segnalato il furto di un cellulare. Una ragazza aveva chiamato il 113 e allertato la sicurezza, dicendo che aveva notato uno straniero avvicinarsi a lei e in particolare allo zainetto che portava in spalla, da cui poi non aveva più trovato lo smartphone. Arrivati nel locale, anche grazie agli addetti alla sicurezza, gli agenti delle volanti hanno subito individuato la persona in questione. E' stata caricata in macchina e portata in questura per gli accertamenti. Addosso però non aveva nulla. Il telefono è stato recuperato poco dopo sotto il sedile della volante, in cui entrando il 25enne lo aveva gettato.
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