​L’Università dell'Aquila si tinge di rosa per sfidare il gender gap tecnologico

Elena Grifoni Winters
di Sabrina Giangrande
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Martedì 22 Settembre 2020, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 14:33
L'AQUILA  Sarà Elena Grifoni Winters, Capo di gabinetto del direttore dell’Agenzia spaziale europea, prima donna nella storia dell’Esa a ricoprire quel ruolo, la testimonial dell’evento finale del progetto “PinkamP” che si terrà all’Aquila il 25 settembre prossimo nell’ambito del programma di Street Science.

Obiettivo principale del “PinkamP”, coordinato dalle professoresse dell’Università dell’Aquila, Antinisca Di Marco, Francesca Caroccia e Laura Tarantino, è quello di avvicinare le ragazze alle discipline tecnico-scientifiche relative alla società digitale sempre più in evoluzione; da diversi anni, molteplici istituzioni internazionali stanno lanciando segnali allarmistici, sulla scarsa partecipazione, alle sfide poste dall’Itc – Information and Communication Technology e come viene spiegato in una nota diffusa dall’Università dell’Aquila, come «l’Ict e l’intelligenza artificiale sono diventati settori di importanza strategica e fattori trainanti per il progresso economico». Da anni l’Ateneo aquilano si schiera in prima linea in questa sfida.

Il Pinkamp, avviato da più di due anni e giunto ormai alla terza edizione, è un progetto dell’Università dell’Aquila ideato dal Dipartimento Disim con il sostegno del Cug, proprio al fine di incoraggiare le ragazze ad intraprendere carriere Stem. Grazie a questo progetto, studentesse di terza e di quarta superiore possono trascorrere due settimane insieme ai docenti del Disim, avvicinandosi all’informatica, all’ingegneria dell’informazione e alla matematica, e scoprendo come queste discipline possano essere applicate in modo creativo e divertente. Non manca una riflessione sugli stereotipi di genere e sulla necessità del loro superamento.

Durante il corso, le studentesse vengono invitate a scegliere tra quattro domini applicativi (realtà virtuale, droni, siti web, BioMath), su cui sviluppano un progetto. Al termine del Camp, le ragazze si sfidano in un contest, presentando i loro progetti ad una giuria che, per ciascun dominio, selezionerà e premierà il progetto migliore.

Secondo la Commissione Europea, nei prossimi anni il mercato potrebbe offrire 900mila posti di lavoro per tecnici specializzati nell’Ict e, secondo il medesimo studio, se sul mercato del lavoro digitale ci fosse un numero pari di uomini e di donne, il Pil annuo dell’unione europea potrebbe crescere di 9 miliardi di euro, con un aumento del Pil pro capite dal 2,2% al 3,0% nei prossimi trent’anni.

Tuttavia, solo il 16% circa dei quasi 8 milioni di persone che lavorano nel settore delle Tic è rappresentato da donne. Nel settore ingegneristico e scientifico, si percepisce ancora una divisione di genere nella generazione giovane: se da un lato nel 2014 le donne costituivano il 46% delle persone in possesso di un dottorato nell’unione europea, dall’altro rappresentavano solo il 28% dei laureati in ingegneria, nel settore manifatturiero e in edilizia e solamente il 21% di quelli in informatica. Il coinvolgimento delle donne nelle carriere scientifiche appare dunque essenziale non solo per eliminare definitivamente le diseguaglianze e combattere gli stereotipi di genere, ma anche per garantire a tutti condizioni di benessere e di prosperità.

«Siamo particolarmente felici della presenza di Elena Grifoni Winters- è quanto espresso dalla professoressa Caroccia delegata del rettore alle pari opportunità e alle politiche di uguaglianza - che tra l’altro ha appena ricevuto una importante onorificenza dalla Presidenza della Repubblica italiana e che ci ha sostenuto fin dalla prima edizione. Speriamo che possa essere di esempio e di stimolo per le “nostre” ragazze, cui auguriamo un futuro brillante e libero». 
Sabrina Giangrande
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