L'Aquila, Il violino di Filo: il sisma con gli occhi dei ragazzi

L'Aquila, Il violino di Filo: il sisma con gli occhi dei ragazzi
di Daniela Rosone
3 Minuti di Lettura
Domenica 20 Giugno 2021, 19:47

L'AQUILA - Il violino di Filo. Dove Filo sta per Filippo, il protagonista della storia. Una storia di resilienza, musica, amicizia, una storia di comunità raccontata nel suo libro per ragazzi edito da Giunti dallo scrittore aquilano Matteo Grimaldi.
 

Si parla del terremoto ma questo è lo sfondo, un tema importante ma raccontato con un linguaggio semplice per arrivare ai ragazzi, narrato attraverso una serie di avventure per spiegare ai bambini di oggi cosa hanno vissuto quelli di 12 anni fa ma con la vita che trionfa.

Il libro e’ uscito il 26 maggio e in estate sarà presentato anche in città con una serie di iniziative poi nelle scuole. “Una storia che porto dentro - spiega Grimaldi - ero in città durante il terremoto e ho sempre sperato in questi anni di trovare la chiave per trasformare quella malinconia e quella rabbia in una forma artistica positiva e questa è stata l’occasione per farlo”.

Il libro racconta di Filippo, un bambino di nove anni che suona nell’orchestra dell’istituto comprensivo musicale al quale sono ammessi solo alunni delle medie. Sono stati selezionati per partecipare ad un concorso nazionale delle orchestre scolastiche ma, nella notte, arriva la terribile scossa che distruggerá in parte la città.

"Una scossa - spiega Grimaldi - che cambia le prospettive di grandi e piccini. Il libro si muove su un doppio binario, è una storia per bambini ma contiene delle riflessioni per gli adulti.

I ragazzi nel libro devono riorganizzarsi per il concorso senza avere la scuola o la sala prove, senza sapere dove sono i compagni sparsi nelle tendopoli, dall’altra parte ci sono i grandi visti però con l’occhio dei protagonisti che sono dei ragazzi”.

La musica, assieme ad altri personaggi, darà la forza a Filippo e ai ragazzi della scuola di ricominciare. “Del terremoto ne parlo ma lo sfioro perché - prosegue - volevo parlare ai ragazzi. I protagonisti vivono molti colpi di scena ma vivono anche le cose belle che la tragedia innesca che possono essere amicizia, senso di comunità, ritrovarsi con persone sconosciute che hanno vissuto la stessa cosa e sembrano conoscersi da una vita”.


Una storia che Matteo Grimaldi, per ovvi motivi, sente molto. Nato in città nel 1981, da dieci anni si è trasferito a Firenze dove ha lavorato come libraio prima e dove lavora oggi come insegnante. Informatico con la passione della lettura e della scrittura, ha esordito nella letteratura per ragazzi con “La famiglia X” che ha avuto un grande successo. Per Giunti ha curato l’adattamento del “Libro della Giungla”. "La famiglia X” ha acceso il dibattito anche sulla sua pagina Facebook che è molto seguita e che è divenuta luogo di confronto, alimentando in questo caso la discussione sui diritti e sulla tematica Lgbt. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA