L’Aquila, un defibrillatore al Tribunale dei Minori per ricordare Giuseppe Ioannucci

L’Aquila, un defibrillatore al Tribunale dei Minori per ricordare Giuseppe Ioannucci
di Daniela Rosone
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Mercoledì 26 Giugno 2019, 10:37
L’AQUILA - “ Per darti la possibilità di una seconda vita, quella che non ho avuto io” . La firma è di Giuseppe Ioannucci, il 47enne aquilano scomparso due mesi fa sul Gran Sasso a causa di un malore. La frase si trova sulla targa che accompagna la postazione salvavita con defibrillatore che è operativa nel Tribunale dei minorenni, donata dalla famiglia Ioannucci per onorare la memoria di Giuseppe. All’inaugurazione, sobria, partecipata e comossa i familiari e tanti amici oltre alle massime autorità. Si tratta del terzo defibrillatore negli uffici giudiziari ( due sono nel tribunale) e dell’undicesimo in città grazie alla campagna lanciata dall’associazione Azimut “ Io c’entro, L’Aquila città cardioprotetta”, con la fattiva collaborazione del Cral Giustizia. Trasformare il dolore in aiuto concreto anche perché, come ha detto il fratello di Giuseppe Domenico, forse se ci fosse stato un defibrillatore o una persona capace di fare il primo soccorso, Giuseppe sarebbe stato ancora parte di una comunità che amava e che lo amava.

L’impegno della sua famiglia non si fermerà perché l’obiettivo è ricordarlo attraverso iniziative sociali e rivolte agli altri. L’azione di Azimut del presidente Alessandro Maccarone è sempre più incisiva e ha permesso alla città di essere dotata di un numero di defibrillatori già importante. L’obiettivo è installarne sempre di più ma anche dedicare una parte dell’attività alla formazione. Ce ne è uno anche alla Villa Comunale in memoria dell’avvocato Paolo Di Napoli per avere tutto l’asse centrale così cardioprotetto. Il progetto si è allargato anche a frazioni e quartieri, a breve sarà cardioprotetta Via Strinella.

Presente il sindaco Pierluigi Biondi. "Non serve aprire nuovi ospedali - ha detto - serve rilanciare sulla medicina del territorio e sui presidi che possono aiutare a prevenire vicende come quelle che hanno riguardato Giuseppe Ioannucci. Non basta l'installazione dell'apparecchio, c'è la necessità di una rinnovata consapevolezza del loro utilizzo. La sanità che funziona parte dalla capacità del cittadino di saper prendersi cura di sè e degli altri".

La presidente del Tribunale dei Minori Vittoria Correa ha ringraziato la famiglia Ioannucci. "Sono grata - ha detto - di questa generosità che è il modo dei vivi di ricordare chi non c'è più. Trovare la forza e il coraggio di pensare gli altri, nel lutto e nel dolore, è il modo più bello di trasformare l'esperienza di sofferenza in qualcosa che resterà, che aiuterà altre persone, che restituirà un senso, per quanto possibile, ad un evento tragico".
 
La presidente ha donato un mazzo di fiori alla mamma Ivana per portarlo dove lui riposa. Accanto a lei la moglie Sarà, la figlioletta e i fratelli Christian e Domenico che ha parlato a nome della famiglia.

"Giuseppe dava priorità alle cose concrete - ha ricordato - con questo gesto vogliamo onorare la memoria di mio fratello, una persona generosa ed altruista, sempre pronta ad aiutare gli altri. Crediamo che il suo cuore potrà tornare simbolicamente a battere se qualcuno verrà aiutato con questo defibrillatore. E' importante avere una rete capillare di strumenti dislocati in diversi punti, nelle strutture pubbliche, in montagna, nelle scuole".
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