Banda di teppisti spacca finestrini e buca pneumatici delle auto in sosta: turisti in fuga

Banda di teppisti spacca finestrini e buca pneumatici delle auto in sosta: turisti in fuga
di Sonia Paglia
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Domenica 15 Agosto 2021, 19:02 - Ultimo aggiornamento: 23:45

Raid notturno contro le auto dei turisti che, infuriati, scappano  dal paese di Opi. Potrebbe trattarsi di una gang di giovani teppisti, quella che ha  danneggiato circa 50 auto, parcheggiate nello spazio delle ex scuole, nella zona la Foce e zona Croce, del piccolo comune del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise  in provincia dell'Aquila. E’ successo nella notte, alla vigilia di Ferragosto. Vandali hanno preso di mira soprattutto le macchine di villeggianti, in vacanza in questo periodo, per godere delle bellezze naturalistiche, spaccando finestrini e parabrezza, graffiando la carrozzeria, staccando specchietti e tagliando pneumatici, creando allarmismo tra la popolazione.

Il sindaco di Opi, Antonio Di Santo, amareggiato per quanto accaduto, è in stretto contatto con le forze dell’ordine, che stanno raccogliendo le varie denunce e analizzando le testimonianze e i filmati della telecamera posta in zona. «Confidiamo- afferma il sindaco - che al più presto si faccia luce sulla vicenda e si assicuri alla giustizia chi ha compiuto questo tale gesto spregevole.

Siamo vicini a tutti coloro che hanno subito i danni e restiamo a disposizione per ogni loro esigenza».

Il gruppo consiliare “Siamo Opi”, capeggiato da Massimo Di Rocco,  invita a valutare i profili di responsabilità oggettiva per chi avrebbe dovuto e potuto mettere in campo azioni idonee ed evitare che potessero accadere azioni così dannose e consentire di individuare i responsabili. Confidando in una reazione immediata da parte delle autorità competenti. «Non si può non rimanere delusi- si legge nella nota del gruppo Siamo Opi- anche da una incapacità degli amministratori locali, di saper prevedere misure adeguate, anche come un sistema di videosorveglianza e una intensificazione dei controlli degli operatori di polizia. Di adoperarsi soprattutto per evitare che una risorsa così importante per il nostro territorio, quale è il turismo, venga lesa da azioni criminali così deplorevoli e vergognose».

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