L’Aquila, sulle zone 30 la città si divide

L’Aquila, sulle zone 30 la città si divide
di Daniela Rosone
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Giovedì 9 Maggio 2019, 14:25
L’AQUILA - Sulle zone 30 la città si divide. Mentre in Via Panella, la prima zona 30 cittadina, gli operai sono già a lavoro per la segnaletica stradale a terra e per predisporre gli allacci per montare il primo impianto a led di illuminazione sulle strisce pedonali, il dibattito come sempre è molto vivace. In Via Panella, ultimamente, ci sono stati ben otto investimenti di pedoni. In prossimità ci sono le scuole e ogni giorno moltissimi studenti a piedi la percorrono. Un anziano alla fermata del bus osserva gli operai che disegnano il nuovo limite che, vale la pena ricordarlo, vige in prossimità delle strisce pedonali presenti. << Era tempo che aspettavo un provvedimento del genere - dice - questa strada è molto pericolosa perché le auto vanno sempre a velocità elevata. Mi sembra una buona soluzione per cercare di ridurre gli incidenti, a patto che il limite venga rispettato >>. Si è partiti da Via Panella, quella ritenuta più pericolosa numeri alla mano, ma si proseguirà con Viale della Croce Rossa, Viale Corrado IX, Via della Polveriera e Via Ficara vicino le scuole. I residenti di queste strade come pure le attività commerciali per non parlare delle scuole chiedevano da tempo qualche regola per aumentare la sicurezza. In molte città, come Pordenone ad esempio, esistono già le zone 30 e in Germania, addirittura, il limite in alcuni casi e di 20 km orari. I residenti di Viale della Croce Rossa, ad esempio, hanno apprezzato l’istituzione di queste zone anche perché, raccontano, spesso hanno serie difficoltà ad attraversare la strada. Il provvedimento ha chiaramente senso se ci saranno controlli mirati. Ma non tutti sono d’accordo e molti non hanno lesinato critiche all’amministrazione parlando di uno strumento inutile, alcuni hanno accusato l’ente di voler far solo cassa. Accuse che il Comune respinge al mittente e l’assessore competente Carla Mannetti ha sempre detto che si tratta, innanzitutto, di una questione di civiltà. Su Viale della Croce Rossa e Viale Corrado IV ci sono molte attività commerciali. << Mi sembra un buon provvedimento - dice Stefania Sorrentino titolare di un’attività su Viale della Croce Rossa - basta che la gente e mi riferisco agli automobilisti rispettino questa regola anche perché qui non ci sono solo residenti o attività commerciali, ci sono anche attraversamenti che utilizzano i ragazzi per andare a scuola >>. Dello stesso avviso Anna Iorio, del negozio di fiori. Buona regola se supportata da comportamenti corretti e rispettosi per i pedoni. Michele Morelli, titolare del Gran Caffè su Viale Corrado IX ritiene che la decisione del Comune possa essere anche una buona cosa ma che rimarrà solo su carta se non verrà accompagnata da controlli e maggiore vigilanza. Ma aggiunge pure che a suo giudizio a livello urbanistico ci sono da rivedere molte cose. Si tratta per ora di un provvedimento attuato in via sperimentale che diventerà definitivo se arriveranno dei riscontri e sarà inserito in questo caso nel Piano Urbano della Mobilità sostenibile che sarà approvato presumibilmente verso Agosto.
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