L’Aquila, Sara Luce Cruciani e Federico Vittorini saranno Dama della Bolla e Giovin Signore

L’Aquila, Sara Luce Cruciani e Federico Vittorini saranno Dama della Bolla e Giovin Signore
di Daniela Rosone
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Venerdì 26 Luglio 2019, 18:15
L’AQUILA - Una scelta forte e dal significato profondo, nell’anno del decennale. Sara Luce Cruciani e Federico Vittorini saranno Dama della Bolla e Giovin Signore del corteo storico della Perdonanza Celestiniana, giunta alla sua 715esima edizione.

Diciassette anni lei, ventiquattro lui. La Perdonanza 2019 ha voluto come protagonisti i figli dell’Aquila, testimoni della spensieratezza macchiata dal terremoto ma anche della resilienza, coloro che nonostante tutto hanno deciso di restare. Le loro storie, del resto, hanno un senso che va oltre. Come l’anno scorso fu la campionessa paralimpica Paola Protopapa a portare il senso della rinascita dopo una difficoltà, quest’anno la scelta è ricaduta su due giovani che rappresentano da un lato il dolore che c’è stato e che non sarà dimenticato ma, a fianco, fanno emergere la voglia di rinascere di ogni cittadino e la speranza di guardare al futuro con ottimismo.

Ragazzi consapevoli di non partecipare solo ad una sfilata. Portano con loro la Bolla del Perdono, la storia dell’Aquila, la loro giovinezza, la speranza. La foto di Luce bambina mentre dorme nel 2009 vegliata da mamma Stefania fuori dall’ospedale ha fatto il giro del mondo. Dieci anni dopo questo giornale ha mostrato Sara e la mamma felici dinanzi la Basilica di Collemaggio. Luce è una giovane donna piena di progetti e interessi. Frequenta l’Itis ed è appassionata di break dance. << Sono consapevole di essere stata chiamata a rappresentare L’Aquila - dice - una città che dopo tutte le sofferenze dimostra ogni giorno di essere più forte, unica. Noi ci siamo e restiamo perché crediamo che ci sia il futuro migliore da costruire >>.

Federico Vittorini nel 2009 ha dovuto dire addio alla mamma e alla sorellina ed è rimasto solo con papà Vincenzo, medico ed ex consigliere comunale. Appassionato di musica, ha il suo gruppo “Lingue sciolte” che ha grande successo. Il grande dolore provato non gli ha tolto la voglia di reagire alle avversità, di andare avanti. È uno tosto, insomma, che pur con un animo estremamente sensibile da artista, non si piange addosso. << Essere Giovin Signore - dice - assume ancor più valore nell’anno del decennale del sisma che mi ha tolto molto e ha tolto molto all’intera comunità. Questa sarà un’ulteriore occasione per mettere ancor di più da parte la compassione, la pietà e il dolore. Sarà il modo per proiettarci verso un futuro più roseo, per stare bene, per fare della memoria il più prezioso tra i tesori senza mai fermarsi però >>.
Federico è uno studente universitario, è impegnato nel sociale, è anche clown con esperienze nei team di Patch Adams.

Molto felice della risposta affermativa dei due giovani alla chiamata del Comitato il sindaco Pierluigi Biondi. << Questi giovani - ha detto - hanno dimostrato solidità e grande attaccamento, sono riconoscente a loro e non lo dico tanto per dire. Rappresentano degli esempi di resilienza, di ragazzi che nonostante tutto hanno deciso di non recidere il legame con L’Aquila >>. Il sindaco ha regalato ai ragazzi due chiavi Usb, frutto della partecipazione della città al Meeting delle città creative dell’Unesco come simbolo del legame e del punto di incontro tra la tradizione e la tecnologia della società in cui viviamo. 
 
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