Bimbi ucraini, tante richieste di adozione. Il sindaco di Cerchio: «Arrivano mail da tutta la regione»

Bimbi ucraini, tante richieste di adozione: al Comune di Cerchio arrivano mail da tutta la regione
di Manlio Biancone
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Sabato 12 Marzo 2022, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 10:39

«Al Comune di Cerchio che ha accolto bambine e bambini ucraini arrivano richieste da tutto l’Abruzzo per avere i piccoli» racconta il sindaco Granfranco Tedeschi. «Ma noi non possiamo fare nulla - continua -, le domande vanno inoltrate al Tribunale dei minori che poi deciderà secondo le legge italiana. Sono profughi di guerra e ci sono norme che appunto stabiliscono come ottenere la loro tutela». Ieri intanto i 45 bambini e gli accompagnatori sono stati visitati dall’equipe dei medici pediatri e sono stati sottoposti a nuovi tamponi. «Tutti stanno bene – ha aggiunto il primo cittadino - e non ci sono malati di Covid». «Alcuni chiedono della madre o del padre - ha detto il sindaco - che sono rimasti in Ucraina sotto le bombe degli aerei russi». Le notizie che arrivano dall’Ucraina sono assai poco incoraggianti. E le storie di bambini che da soli o con le loro mamme si mettono in viaggio per sfuggire a quell’orrore si moltiplicano di giorno in giorno. La voglia di dare una mano si fa sempre più forte.

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COME FARE Sono tantissime le associazioni di volontariato che stanno mettendo su un sistema di mailing list che possa mettere in connessione chi può ospitare e chi necessita di un tetto. Un esperto del Consiglio nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza Onlus raggiunto telefonicamente ha precisato: «Si tratta di accoglienza temporanea di bambini ucraini e sottolineiamo che non si tratta di adozione, non affido internazionale e che non c’è possibilità che i bambini vengano adottati in futuro». Nel pieno rispetto delle normative vigenti quindi i minori potranno essere affidati, d’intesa con tribunali e procure dei minori. «Per chi volesse dare la propria disponibilità all’accoglienza temporanea può inviare esclusivamente a mezzo email la disponibilità indicando: nome, cognome, residenza, numero di telefono, numero di bambini ospitabili (uno, due, o nucleo familiare), età del bambino ospitabile, presenza di altri minori o anziani o animali in casa, periodo di disponibilità all’accoglienza» ha concluso il primo cittadino.

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A Cerchio continua la solidarietà di tutto il paese che stanno donando di tutto. Non solo cibi che vengono allestiti nella cucina degli Alpini che si trova a pochi metri dalla vecchia scuola che ospita i piccoli ucraini. Tanti gli indumenti che ogni giorno vengono consegnati agli addetti e anche i giochi che sono stati presi d’assalto dagli ospiti. La Questura dell’Aquila, intanto, sta procedendo alla identificazione dei bambini e delle bambine sotto la direzione del Tribunale dei minori. «Per questo pomeriggio - ha dichiarato il sindaco - stiamo organizzando una festa di compleanno per una bambina che compie quattro anni. Vorremmo riportare un po’ il sorriso sui volti di questi piccoli, vittime innocenti di una guerra assurda che sta decimando il popolo ucraino».

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