Un modo per unirsi e per cercare di portare alla luce le difficoltà degli animatori, dei performers, dei dj’s ma anche di cantanti, musicisti o ballerini o comunque personaggi del mondo degli eventi e dello spettacolo. Lo scopo è anche quello di fornire servizi e soluzioni in materia legale o pensionistica. Il referente regionale Abruzzo e Molise per i dj’s è l’aquilano Claudio Spagnoli che con la sua musica ha tenuto compagnia a tanti aquilani su facebook durante la quarantena e che in città é conosciutissimo per i suoi trascorsi nei principali locali del capoluogo come Mythos, Roxy o Magoo come esperienza più recente, oltre ai suoi lavori oltre oceano e in particolare in Sud America.
“Un sindacato libero e a-partitico - spiega Spagnoli - per ridare dignità ai lavoratori del mondo della notte e dello spettacolo. Una categoria oggi senza sicurezze e molto inflazionata da tanti improvvisati”.
A livello nazionale nell’organigramma che ha pure un suo statuto ci sono Filippo Regis, Benny Di Gioia, Alessandra Gallisi, Francesco Sarzi, Emiliano Milano e Luciano Battini. Tra i fautori dell’iniziativa anche Roberto Salaroli e Max Monti. A livello regionale con Claudio Spagnoli condividono questa esperienza Claudio Corna e Gianmarco Di Giuseppe che è referente dei Pr/Organizzazione.
”Da sempre il nostro settore - aggiunge il dj - e cioè quello della nightlife è stato considerato un non lavoro, spesso deriso e snobbato e non per ultimo mal retribuito. Sono fermamente convinto che questo progetto sarà per tutti noi addetti ai lavori una grande opportunità che ci permetterà di raggiungere grandi risultati. Per quanto mi riguarda posso dire di essere onorato di far parte di questa squadra”.
Obiettivo comune è quello di avere il giusto riconoscimento per la professione progettando insieme il futuro per un sano divertimento. Il sindacato già sta riscuotendo molto successo. È anche attivo uno specifico sito web www.sils.club per avere tutte le informazioni. Il discorso è ampio e nasce dalla volontà di avere una volta per tutte una sorta di regolamentazione, dei requisiti di appartenenza, una specie di ordine che abbia un codice deontologico come accade per altre professioni.
La creazione di un sindacato di questo tipo, anche secondo Spagnoli, servirà per mettere fine ad una giungla di abusivi. Si mira a modificare lo status quo di tutto il comparto. Molti, nell’emergenza, non hanno avuto accesso neanche al bonus non essendo in molti casi assunti dai locali. Spesso si lavora a stagioni.
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