L'Aquila, vacanza tragica: padre di quattro figli muore in Spagna dopo un'immersione

L'Aquila, vacanza tragica: padre di quattro figli muore in Spagna dopo un'immersione
di Daniela Rosone
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Venerdì 1 Ottobre 2021, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 07:58

Dolore e incredulità nella piccola comunità di Collettara di Scoppito (L'Aquila) ma non solo per la prematura scomparsa a 62 anni di Mario D’Orazio. Abitava nella frazione del popoloso comune, morto in Spagna mentre era in vacanza con la compagna che è del posto, a seguito di un malore dopo un’immersione subacquea in base alle prime notizie frammentarie che si è riusciti a ricostruire. D’Orazio si sarebbe sentito male e sarebbe poi morto poco dopo a riva.

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La tragedia é avvenuta a Dénia, un comune spagnolo situato nella comunità autonoma Valenciana, nella provincia di Alicante, città molto gettonata dal punto di vista turistico che si trova in una baia.

La notizia è rimbalzata subito nel paese dove viveva e dove sono cresciuti i suoi 4 figli, due maschi e due femmine (era anche nonno) ma pure in città perché Mario D’Orazio che lavorava nel campo della manutenzione elettrica, era una figura aziendale apicale in Strada dei Parchi, per la quale era responsabile del settore energia e impianti elettrici. Descritto da tutti come una persona riservata ma molto disponibile, era ben voluto e stimato anche sul posto di lavoro.

Ottimo elettricista ma pure valente artigiano. Una passione, quella della lavorazione del ferro battuto ad esempio, ereditata dai figli. In molti sui social hanno voluto ricordarlo, anche perché come scrive Andrea De Nuntiis presidente dell’associazione di protezione civile Grisù di Scoppito, si era prestato dopo il sisma gratuitamente per realizzare l’impianto elettrico della tendopoli del campo sportivo. Uno dei figli era stato volontario dell’associazione. Dopo una vita di lavoro, da oggi si sarebbe goduta l’agognata pensione se un destino beffardo non l’avesse strappato all’amore dei suoi cari. Una persona dalle grandi qualità umane Mario D’Orazio, così sarà ricordato, raccontano alcuni vicini di casa di Collettara, soprattutto era un grande lavoratore capace di realizzare davvero ogni lavoro manuale, all’occorrenza muratore, poi si trasformava in fabbro o elettricista.

Una persona insomma dalle mani d’oro. Il sindaco Marco Giusti lo ricorda come una bravissima persona, conosciuta nella circostanza del terremoto dove aveva dato una disponibilità assoluta e immediata nell’allestimento della tendopoli. Lo ricordo con molto affetto, fa sapere Giusti, e mi stringo al dolore dei familiari in questo momento. Mario D’Orazio era una persona giovanile, sportiva, aveva giocato anche a calcio in passato e i figli, come si diceva, avevano ereditato da lui molte delle sue passioni, compreso lo sport. La salma si trova in Spagna, a disposizione delle autorità, e alcuni familiari già hanno raggiunto il paese per espletare le attività burocratiche. Il Cral, il dopolavoro di Strada dei Parchi, lo ha ricordato sulla pagina social. Pure i suoi 4 figli sono molto conosciuti e apprezzati, in paese e nell’ambiente cittadino, ragazzi educati che questo papà aveva cresciuto con tanto amore e sani principi. Daniela Rosone

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