La città oggi alle 15,30 nella chiesa di San Silvestro dell'Aquila saluterà Giorgio Massari, Ju Boss, scomparso ieri all’età di 85 anni e che, insieme al fratello Franco, ha gestito la cantina di via Castello. Il padre, Mariano senior, aveva acquistato nel 1931, appena ritornato dalla Pennsylvania e con i risparmi accumulati nelle miniere di carbone di Rockefeller, la rivendita di vini dall’Omo Nero, il Nettuno. Un’attività che, dopo la morte del capostipite, è proseguita con mamma Rosa a preparare la mitica frittata per i panini, Giorgio in osteria e Franco più addetto alle consegne ai ristoranti. Poi anche i loro figli, ma Giorgio rimaneva sempre l’Anfitrione del locale: dietro il bancone ma non disdegnando neanche un cin-cin con il cliente, tranne che a maggio. In onore della Madonna faceva fioretto e non toccava vino per tutto il mese.
Il rispetto delle feste e della tradizione è ciò che ha sempre contraddistinto l’attività: chiusa la domenica, anzi sin dal pomeriggio del sabato, e nei giorni festivi. Una sola eccezione, l’8 dicembre 2009, otto mesi dopo il terremoto, primo locale, insieme al bar Nurzia, a riaprire i battenti in zona rossa. Sempre e, comunque, un crocevia della città da ieri un po’ orfana. Cordoglio, a nome della Municipalità e personale, è stato espresso dal sindaco Biondi «Giorgio, figura indimenticabile della vita sociale cittadina», dal consigliere comunale Stefania Pezzopane, dal senatore Guido Liris («Un punto di riferimento che dispensava sempre cordialità e affetto») e dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci: «Eri creanza e simpatia, generosità e sorrisi che hai saputo dare a ognuno di noi, generazione cresciuta a “pane e frittata”, vino e “Boss”».
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