L'Aquila, Liceo Cotugno: studenti «Noi come i migranti con i porti chiusi»

L'Aquila, Liceo Cotugno: studenti «Noi come i migranti con i porti chiusi»
di Marianna Galeota
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Sabato 14 Luglio 2018, 16:08
L'AQUILA - «Ci sentiamo come gli immigrati con i porti chiusi. Siamo stati completamente abbandonati». Dopo la sentenza del Tar che ha stabilito la scarsa sicurezza dell’edifico di Pettino che ospita i Licei annessi al Convitto Nazionale “D. Cotugno” il rappresentante d’istituto Tommaso Cotellessa, chiede certezze alla Provincia a partire da settembre.

«Chiediamo di essere sistemati nei Musp del Musicale, della Dottrina cristiana e delle Micarelli – precisa – E’ certo che non rientreremo nell’edificio di Pettino che, come ha spiegato la sentenza, dovrebbe avere indice di vulnerabilità uno». «Ci siamo sacrificati per un anno, ci hanno fatto promesse che non sono state mantenute e adesso vogliamo sedi certe – aggiunge - Non vogliamo dare fastidio a nessuno tantomeno all’Its, ma crediamo di meritarlo, dopo tanti sacrifici».

Cotellessa esprime grande rammarico per l’evoluzione della vicenda sottolineando che «questa non è una città per studenti. Non è una città misura d’uomo se non si riescono a garantire scuole sicure. Siamo davvero provati da tutto questo». Intanto il 18 luglio la dirigente scolastica del Cotugno Serenella Ottaviano incontrerà il presidente della Provincia Angelo Caruso, i dirigenti scolastici degli istituti che hanno ospitato il Cotugno e le direzioni regionale e provinciale dell’Ufficio scolastico per stabilire i termini del rientro di settembre.

«Dopo un anno e mezzo di diaspora, dmi aspetto che il Cotugno possa essere riaggregato in 3 sedi e non in 5 – precisa la Ottaviano – Ci sono disponibili i Musp delle Micarelli e della Dottrina cristiana e mi auguro che ci sia la possibilità di utilizzare per intero quello del liceo Musicale. L’unica difficoltà sarebbe quella di ricollocare la presidenza, la segreteria, alcune aule e i laboratori del pregiato istituto Its che oggi si trovano nel Musp del Musicale. In questo modo non si disturberebbero e non ci sarebbero commistioni con altri istituti e il Cotugno avrebbe tutti gli indirizzi omogeneamente ricollocati per il tempo necessario. I ragazzi avrebbero anche diritto ad essere comunità». Intanto il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Vincenzo Calvisi ha annunciato che «nell’eventualità di dover chiudere il Cotugno», gli studenti sarebbero collocati nei Musp messi a disposizione dal Comune e nel polo di Acquasanta.

Circa la sentenza del Tar, la Ottaviano sottolinea di non aver ancora ricevuto la notifica e «di non essere affatto stupita della decisione dei giudici». «Con la Provincia già stavamo riflettendo su come rendere agevoli e in sicurezza le attività degli studenti e del personale perché i corpi F e G saranno oggetto di cantiere – prosegue – Intanto ho il dovere di garantire la sicurezza la personale docente e non che sta lavorando: ho quindi comunicato all’Ufficio scolastico regionale l’indisponibilità del laboratorio linguistico che avrebbe dovuto ospitare la prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici e ho spostato i corsi di recupero al Musp del Musicale». 
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