L’Aquila, la scuola ai tempi del coronavirus: in città ci si organizza

L’Aquila, la scuola ai tempi del coronavirus: in città ci si organizza
di Daniela Rosone
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Lunedì 9 Marzo 2020, 15:46
L’AQUILA - Didattica a distanza, attività da fare in casa, buone letture. È la scuola ai tempi del coronavirus e L’Aquila non fa eccezione. La scuola, ancora una volta e come seppe fare benissimo ai tempi del terremoto, prova a essere anche ora un punto di riferimento.

Con la chiusura sino al 15 marzo (molti ipotizzano una proroga) presidi, insegnanti e studenti si organizzano. Molti istituti danno compiti sul registro elettronico, altri pure con lezioni video vere e proprie. Si lavora per implementare la parte telematica e si pensa a incontri e dibattiti in video conferenza per non far perdere ai ragazzi il senso di comunità scolastica. Vanno in giro le prime circolari, simili.

Sul sito del Rodari, ad esempio, si informa che sulla sezione “bacheca” del registro elettronico si può caricare del materiale didattico, proposte di approfondimento, recupero e consolidamento. Anche allo scientifico si fa riferimento al registro elettronico e a e-learning e comunicazione multimediale che verranno messi in atto con particolare attenzione per gli alunni con disabilità.

Ogni istituto ha un animatore digitale ma, al tempo stesso, ogni scuola deve pur fare i conti con i materiali tecnologici a disposizione. Attivo il Cotugno. “Ci atteniamo - spiega la preside Serenella Ottaviano - alle disposizioni di Ministero e Governo attivando tutto ciò che è attivabile, implementando la formazione dei docenti, con grande attenzione per chi deve fare gli esami di stato o per chi è impegnato in attività di recupero, potenziamo le competenze ma anche l’inclusione. Dobbiamo recuperare socialità e relazione ed avere rispetto per tutti i ragazzi, anche per chi non ha social a disposizione. Per noi vale il principio non uno di meno e la scuola non è solo didattica ma pure relazione. Tutta la nostra comunità, in linea con il messaggio del presidente Mattarella, segue la norma, siamo invitati ad avere un senso di responsabilità estremo ma non dimentichiamo cittadinanza e relazioni efficaci”.

La Ottaviano ricorda che da tempo esiste il piano nazionale scuola digitale e ci si sta formando da qualche anno. Il rappresentante del Cotugno e coordinatore regionale Tommaso Cotellessa annuncia che è in stretto contatto con l’ufficio scolastico regionale ma dice pure che, in questo momento, non si può rinunciare a fare scuola intesa come luogo non solo di formazione ma anche di interazione e presidio sociale. Si vogliono allestire classi digitali che uniscano studenti di tutta la regione.

Per questo si lavora per mettere in campo dibattiti e video conferenze per non lasciare soli i ragazzi. Intanto l’associazione Mamme per L’Aquila ha scritto diverse lettere per spingere alla sanificazione di tutte le scuole cittadine nel periodo di chiusura. Il Comune ha fornito il materiale. La presidente Valeria Baccante aggiunge che stanno pensando di rivolgersi al Governo per chiedere una misura specifica rivolta ai genitori in questo particolare momento. 
 
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