I commercianti, che si dicono sfiniti per una situazione che si fa sempre più difficile in un centro deserto per quasi tutta la settimana, chiedono parcheggi e servizi che attraggano cittadini e turisti. «Non è una manifestazione solo del commercio – ha precisato Francesca Manzi, tiolare dell'omonimo negozio di abbigliamento - Tutti abbiamo diritto a vivere questa città in maniera dignitosa: commercianti, cittadini, residenti professionisti rientrati nei propri studi. Ci sono interventi che possono essere attuati da subito come i parcheggi e la regolamentazione del traffico e altri che vanno programmati, ma è proprio questa programmazione che non vediamo».
Presenti al sit in i consiglieri comunali Marcello Dundee e Beradino Morelli, l’ex consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e il vicepresidente di Confcommercio L’Aquila Angelo Liberati che ha fornito dati desolanti: a quasi dieci anni dal sisma, infatti, sono solo 86 le attività riaperte in centro e il 90 per cento di queste appartiene alla categoria somministrazione di alimenti e bevande.
Tra le misure da attuare subito oltre alla realizzazione dei parcheggi, i commercianti chiedono l’istituzione della zona franca, un piano commerciale e strategico, il ritorno di servizi e uffici, la regolamentazione dei cantieri, il controllo e la regolamentazione del traffico dei mezzi pesanti durante l’ora di apertura dei negozi, il decoro e pulizia di giardini, piazze e strade.
I commercianti che chiedono di incontrare l'amministrazione comunale non escludono nuove manifestazioni di protesta.
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