L’Aquila, dal Giappone all’Aquila per la prevenzione. La storia e il sogno di Honoka Miki arrivano all’Università

L’Aquila, dal Giappone all’Aquila per la prevenzione. La storia e il sogno di Honoka Miki arrivano all’Università
di Daniela Rosone
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Mercoledì 20 Febbraio 2019, 11:06
L’AQUILA - La sua bella storia è arrivata all’Aquila grazie ad un semplice tweet nel quale tre pagine di una lettera con una bella calligrafia e un buon italiano vengono inviate alla pagina dell’Università degli Studi. L’autrice è una liceale giapponese, Honoka Miki, che attraverso la lettera racconta alla città il suo sogno: trasferirsi all’Aquila appena terminati i suoi studi al liceo per frequentare la facoltà di Psicologia in città ma non solo. Il suo vero sogno, l’obiettivo più importante, è quello di aprire una Onlus dedicata ai terremotati e soprattutto alla prevenzione delle catastrofi. Da due anni Honoka Miki studia l’italiano e grazie ai tanti amici conosciuti su Facebook il suo italiano “parlato e scritto” sta diventando sempre più impeccabile e al suo vocabolario già buono dopo i corsi che sta facendo ha aggiunto anche qualche parola di dialetto con cui scherza sul suo profilo con i tanti aquilani che oggi la seguono. Nel suo profilo social c’è tanta L’Aquila con foto e iniziative. Attraverso questi amici virtuali ha conosciuto la storia della città e lo stato della ricostruzione. L’amore per l’Italia, racconta nella lettera, è scoppiato durante un viaggio nel 2015. Honoka Miki parla di posti deliziosi e persone gentili. Da allora ha iniziato a studiare l’italiano. Poi nel 2016 il terremoto del centro Italia la colpisce particolarmente e al tempo stesso la intristisce, racconta, perché oltre a pregare non poteva far nulla da così lontano. L’incontro con L’Aquila poi, una città in ricostruzione dove però c’è ancora tanto da fare. Honoka Miki ha cominciato così a capire la città. Nella lettera racconta di aver vissuto il terremoto del Giappone Orientale nel 2011 che è stato il più potente mai avuto in Giappone e il quarto più forte a livello mondiale con oltre 15 mila morti. Una catastrofe che anche la stampa italiana raccontó. Il Giappone però a livello di prevenzione, si sa, è anni luce davanti all’Italia. La giovane liceale oggi vive ad Osaka, una grande città portuale e polo commerciale dell’isola di Honsu. Anche lì nel 2018 ci fu un altro sisma. << La prevenzione da noi - racconta contattata da questo giornale - sta diventando una buona pratica e da qui mi è venuta l’idea. Penso che il problema sia proprio la prevenzione in Italia >>. Il suo obiettivo è chiaro e lo ripete più volte: “dare una mano ai terremotati” partendo dalla considerazione amara che, come si diceva, in Italia non c’è un concetto molto forte di prevenzione dei disastri. La lettera di Honoka Miki ha avuto moltissime condivisioni in poco tempo essendo stata scritta il 16 febbraio e il tessuto di rapporti che stava creando è divenuto ancora più fitto. Sono tanti gli amici che la stanno incoraggiando a non perdere di vista l’obiettivo. Lei intanto si è data un tempo: arrivare nel 2020 all’Aquila, all’Università, con il sogno di scrivere anche per questa città un futuro diverso, per collaborare, per mettere a frutto un’esperienza. 
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