L’Aquila, Festa della Rinascita: bambini emozionati chiedono scuole vere

L’Aquila, Festa della Rinascita: bambini emozionati chiedono scuole vere
di Daniela Rosone
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Sabato 8 Dicembre 2018, 17:04
L’AQUILA - La generazione della rinascita. Piazza Duomo è tutta per loro che sono i veri protagonisti della festa. Sono loro che riempiono e riscaldano la fredda Piazza e irrompono con i loro colori e i loro sorrisi nel centro storico aquilano. Ci sono 1.110 bambini. Sono gli alunni delle scuole elementari nati nel 2009 e nel 2010. 40 di loro salgono sul palco vicino alle istituzioni, gli altri restano seduti ordinatamente in piazza con bandierine dell’Italia e della Francia e con palloncini neri e verdi che poi liberano alti nel cielo nel momento dell’apertura del portone della chiesa delle Anime Sante. È il loro saluto, è la loro speranza di rinascita. Il nero del lutto e il verde della speranza, i colori della città adottati dopo il terremoto del 1703. Il servizio d’ordine, fittissimo, non permette a nessuno dei fuori programma ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella passa vicino ai bambini, li saluta e loro rispondono scandendo in coro più volte: Presidente, Presidente! Per i bambini ricevere la visita di Mattarella è una novità che guardano con curiosità mista ad emozione. << Una bella giornata - racconta una bambina - mi sono commossa quando è arrivato il presidente >>. I bambini conoscono la storia della chiesa. << Le maestre ce l’hanno spiegata - racconta un compagno - noi purtroppo non abbiamo conosciuto L’Aquila come era prima, come era bella però ora stiamo conoscendo la rinascita >>. Una generazione che però a dieci anni dal terremoto studia ancora nei musp, nei moduli provvisori e non ha scuole vere, moderne ed accoglienti. << Noi aspettiamo di inaugurare le scuole, altro segno di rinascita >>. Uno striscione recita così e lo tengono alcuni bambini che spiegano che vorrebbero scuole vere finalmente. Anche il comitato Oltre il Musp ha voluto sottolineare questo aspetto sostenendo che questi bambini non hanno la possibilità di lavorare in scuole antisismiche e all’avanguardia. È l’altra faccia della medaglia. Il legame tra Italia e Francia assume un significato ancor più forte quando in collegamento da Parigi arriva il messaggio di Giulia Brandani, studentessa aquilana che ora vice in Francia. Con un perfetto francese Giulia racconta di quella notte del 6 Aprile, delle sue emozioni e delle sue paure. Aveva sei anni allora, costretta come tanti suoi coetanei a scappare di corsa da casa sua in centro. Oggi di anni ne ha 15 e studia nel liceo internazionale Saint Germain en Laye. << Nel mio cuore - dice - sono e resterò sempre aquilana. In Francia racconto spesso la mia storia con la speranza di mantenere vivo il ricordo di questa città ma soprattutto con la speranza, che aumenta ogni anno di più, di rivedere questo gioiello rinascere in tutto il suo splendore >>. Significativa anche l’accensione virtuale dell’albero di Natale più alto d’Abruzzo realizzato a Cesaproba nell’alta valle dell’Aterno.  A fare il click Gabriella, nata il 6 Aprile del 2009 alle 3.32. Dal dolore, dalla distruzione, una nuova vita che oggi guarda questa città in rinascita. . 
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