L’Aquila, dimensionamento scolastico: ancora polemiche. Botta e risposta Mancini - Bignotti

L’Aquila, dimensionamento scolastico: ancora polemiche. Botta e risposta Mancini - Bignotti
di Daniela Rosone
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Mercoledì 27 Novembre 2019, 10:10
L’AQUILA - “La delibera sul dimensionamento scolastico non ha avuto un iter corretto, è inutile e dannosa”. Parole del consigliere Angelo Mancini che specifica di parlare come operatore della scuola. Apre però alla possibilità di ricorsi a causa di questo iter.

Bignotti replica dicendo che è fuorviante rilasciare dichiarazioni che incutono timori infondati. Mancini sostiene che l’iter è sbagliato perché nonostante la formazione di un tavolo la delibera altro non è che la sintesi dell’assessore, sul verbale finale manca, dice, la firma dei componenti del tavolo.

È stata mandata in Provincia e Regione senza passare per il Consiglio Comunale quando invece secondo la norma la competenza è sua per l’articolo 42 del decreto legislativo 267 del 2000. Sulla delibera in se Mancini più volte ha espresso contrarietà. “Un piano che è sganciato - dice - dalla realtà territoriale, che non considera l’estensione e la densità di popolazione e che è inutile perché le istituzioni scolastiche sono già tutte dimensionate come numero di alunni”.

Mancini ha ricordato come non ci sia un obbligo di legge che imponga il dimensionamento ora. “Per Bignotti - dice Mancini - un istituto è a est e uno ad ovest, prendiamo Sassa però che ha all’interno Pianola, Bagno e Roio che est non sono. Quello di Paganica ha invece Gignano e Torretta i cui alunni non andranno mai alle medie a Paganica ma probabilmente a scuole del centro”.

Per Mancini non è vero che non ci saranno rischi perché tanti alunni perderanno la continuità didattica così come i docenti. Il piano, aggiunge, non salvaguarda i plessi delle frazioni. Porta l’esempio del Rodari. “Anche se è una scuola di eccellenza - si domanda - gli alunni di Pile andranno mai a Sassa? No, come quelli di Pianola e Bagno. Così cade l’impalcatura che hanno costruito. Si è lavorato per settori come se edilizia scolastica e sicurezza fossero sganciati dal dimensionamento. Mancano alcuni lotti delle verifiche di vulnerabilità. Come si fa a fare il piano di assetto dell’edilizia scolastica se non si sa se le scuole sono a norma?”.

Per il consigliere l’ultima variazione ha dell’incredibile e dimostra come i settori siano scollegati: posiziona la Carducci all’interno dell’ex caserma Rossi, attigua alla Dante. Scuole che diventeranno il perno di due istituti comprensivi diversi. Mancini ricorda che ad aprile ci fu l’ultima seduta del tavolo, poi la proposta è uscita dall’ufficio dell’assessore perché se votata dal tavolo tecnico secondo lui non sarebbe mai passata. I guai, avvisa, inizieranno da settembre quando i docenti andranno rigraduati e riassegnati.

Francesco Bignotti replica. “Le affermazioni - dice - sullo spostamento degli insegnanti vengono rilasciate con tanta certezza senza fornire alcuna dimostrazione. Le famiglie aquilane possono continuare a svolgere tranquillamente la loro vita e continuare a far frequentare ai propri figli gli stessi plessi scolastici”. Bignotti precisa che anche secondo l’Usr non ci saranno stravolgimenti o perdita di posti. 
 
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