L’Aquila, Compra aquilano: moneta alternativa comunale per contrastare la crisi

L’Aquila, Compra aquilano: moneta alternativa comunale per contrastare la crisi
di Daniela Rosone
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Venerdì 10 Maggio 2019, 16:51
L’AQUILA - “Compra aquilano” è un progetto innovativo, una sperimentazione per la città che prevede una sorta di moneta (L’Aquila è il primo capoluogo di Regione a dotarsene) complementare rispetto all’euro. Non è una moneta stampata ovviamente ma una piccola tesserina che fa entrare in un sistema di pagamento alternativo il cui vantaggio è non avere costi e interessi. “Compra aquilano” rende possibili acquisti e vendite tra aziende, professionisti, artigiani e commercianti ma è anche per acquisti privati di dipendenti, amministratori di aziende, collaboratori e dirigenti. I cittadini privatamente potranno iniziare ad usare Abrex nel 2020. Le imprese aquilane, attraverso questo sistema, potranno accedere a linee di credito anche per effettuare i primi interventi e permettere allo start up di trovare i primi clienti. Per il cliente del circuito il vantaggio è quello di avere una liquidità immediata e per le imprese può rappresentare anche una possibilità per riprendere la propria attività dopo una cessazione. Abrex in sostanza è un mercato aggiuntivo che si aggiunge a quello tradizionale in euro e che conta già mille iscritti, qualcuno già si è iscritto all’Aquila. Il 23 maggio a palazzo Fibbioni ci sarà un seminario illustrativo per le imprese. La transazione avviene attraverso una carta simil bancomat. Si vende e si compra ma non è un semplice baratto. La città è il primo capoluogo a fare suo questo sistema ma in Italia i circuiti sono già tredici. Le aziende che entrano in Abrex sono sottoposte ad una analisi accurata, c’è un costo di ingresso in base al fatturato dell’impresa ma il conto corrente non ha costi e il circuito non trattiene nulla per se. << Il Comune in collaborazione con Abrex - spiega il presidente del Cda Abrex Angelo D’Ottavio - mette a disposizione del sistema economico locale dell’Aquila e frazioni un’economia aggiuntiva che interviene in un momento di difficoltà e carenza di liquidità, si accede al credito tramite il circuito “Compra Aquilano” e si utilizza per fare acquisti in città. Il vantaggio - aggiunge - sta nella velocità di circolazione e nel facile reperimento di liquidità alternativa. L’azienda può accedere al credito e usare qualche migliaio di euro di credito, ad esempio, per comprare in città o in Abruzzo ma non fuori. Con questo sistema si permette agli imprenditori di trovare clienti che andranno nelle loro attività ad acquistare rientrando del debito. In Abrex ci sono tutti imprenditori abruzzesi che si sono uniti per portare avanti questo progetto >>. Per il sindaco Pierluigi Biondi si tratta di un circuito complementare locale per mantenere l’economia cittadina all’interno della città. << L’iniziativa era nel programma di mandato, dopo la delibera e l’avviso c’è stato l’affidamento ad Abrex che ha presentato il progetto migliore. Per noi non c’è e non ci sarà nessun costo ma speriamo che questa moneta complementare già in uso in altre città possa aiutare il commercio aquilano e le famiglie a contrastare la crisi e la globalizzazione degli acquisti attraverso un circuito cittadino e comunale >>. Alla presentazione anche Sara Cicchelli, direttore generale di Abrex che ha spiegato come l’azienda, partita come start up, sia riuscita a trasformarsi in una srl che attualmente ha due sedi in Abruzzo. A queste, ha detto il presidente D’Ottavio, si aggiungerà presto anche una sede sull’Aquila. 
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