L’Aquila, caso coronavirus in Commissione: in città non c’è emergenza, piano per l'ospedale

L’Aquila, caso coronavirus in Commissione: in città non c’è emergenza, piano per l'ospedale
di Daniela Rosone
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Giovedì 5 Marzo 2020, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 14:15
L’AQUILA - L’emergenza nazionale coronavirus arriva anche in commissione comunale. Il sindaco Pierluigi Biondi, in apertura, ha fatto il punto sulle azioni adottate dall’ente che ha seguito tutte le disposizioni e i protocolli dettati da Roma e a livello regionale. Tuttavia il consigliere Romano chiede la convocazione di una ulteriore commissione per valutare le ricadute economiche sul territorio di tale emergenza. Ospiti anche i due medici, dirigenti della Asl, Enrico Giansante e Domenico Pompei.

Il dottor Giansante, direttore dell’unità operativa di Igiene e Sanità Pubblica, ha ribadito che in città esiste solo un caso e la giovane dovrebbe essere dimessa in giornata continuando la quarantena a casa.

Aver isolato i suoi contatti e lei stessa anche prima dell’esito del tampone, ha detto il medico, ha evitato la diffusione del virus. Tre persone entrate in contatto con la ragazza sono ancora in sorveglianza domiciliare attiva in città e sono monitorate due volte al giorno da personale Asl, come altri due contatti a Teramo e in Veneto.

Persone che stanno bene e che sono senza sintomi. I dati aggiornati, alle 9 di stamani, parlano di 19 test eseguiti su pazienti della Asl 1. A parte il caso di positività riscontrata, 15 tamponi sono risultati negativi, uno è in corso di processo su un paziente ricoverato ad Avezzano nella notte e su altri due test si è ritenuto di non dover procedere: sono i familIari della mamma e del bambino ricoverati al San Salvatore i cui tamponi sono risultati però negativi.

Molto importanti anche le informazioni fornite dal dottor Domenico Pompei, responsabile del Dipartimento Prevenzione della Asl. Ci sono diverse misure allo studio per non farsi trovare impreparati in caso di necessità.

Oltre ai concorsi banditi per infermieri e personale amministrativo, dal punto di vista operativo Pompei ha ricordato che c’è la possibilità dell’ospedale del G8 per avere più posti, inoltre i dieci a malattie infettive con camera a pressione diventeranno anche di rianimazione e verranno acquistati nuovi materiali e apparecchiature, si spera a breve. Si realizzerà con ogni probabilità anche una stanza filtro per il triage all’ingresso di malattie infettive per avere un posto diverso e isolato rispetto al pronto soccorso tradizionale, per poter fare i tamponi faringei e nasali per individuare eventuale coronavirus direttamente in loco.

Le raccomandazioni dei medici sono sempre le stesse, evitare luoghi affollati, rispettare le norme igieniche e non recarsi nei pronto soccorso in caso di sintomi ma effettuare un primo triage telefonico con medici di base e a telefono per capire entità dei sintomi. 


















 
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