L’Aquila, case Ater di Valle Pretara non ricostruite: zona nel degrado

L’Aquila, case Ater di Valle Pretara non ricostruite: zona nel degrado
di Daniela Rosone
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Domenica 2 Febbraio 2020, 19:54
L’AQUILA - Non è un bel vedere quello che caratterizza il quartiere di Valle Pretara, in particolare Piazza Campo Imperatore, dove ci sono ancora delle case a maggioranza Ater da ricostruire.

Ma non è solo la mancata ricostruzione a preoccupare che comunque rappresenta un bel problema, piuttosto fa male lo stato di degrado e incuria che coinvolge l’area, lasciata in abbandono ormai da dieci anni. La prima emergenza è quella sanitaria, e questo va detto senza mezzi termini.

Ci sono piccioni ovunque che entrano ed escono, grossi ratti e immondizia ovunque. Spesso vengono lasciati fuori materassi o mobili che non si usano più, quasi fosse una discarica vera e propria. Gli infissi delle abitazioni sono pericolanti e queste case, tutte dichiarate inagibili ( sono quelle verdine e arancioni) non sono mai state messe in sicurezza, neanche una sistemata sommaria, e ad un primo sguardo sembrano essere peggiorate nel tempo a causa delle intemperie.

Non c’è neanche un accenno di transenna. Il guaio è che di fronte a queste case inagibili ci sono abitazioni vive. Si tratta di quelle abbattute e ricostruite (due palazzine sono state riscattate e ora sono di proprietà di privati) e ce ne sono altre tre ristrutturate e già riabitate, a maggioranza private.

Persone che sono tornate da anni quindi a ripopolare queste case (altre stanno aspettando gli allacci) e che ogni mattina però devono alzarsi e vedersi uno spettacolo indecente attorno. Le palazzine ancora distrutte sono otto mentre ci sono già circa 100 persone che vivono davanti e dietro a queste case. Oltre alla questione igienica c’è anche quella di sicurezza perché le case sono completamente aperte e sopratutto di sera a volte si notano movimenti “strani”.

La paura dei residenti é che questo stato di cose possa alimentare nuove sacche di criminalità e delinquenza. Tutto attorno alle case inagibili, come si diceva, è una discarica e c’è anche eternit su un manufatto che era un garage prima. Le competenze non si capiscono neanche bene in realtà perché l’area esterna dovrebbe essere comunale, la parte delle palazzine dell’Ater in alcuni casi. Il problema della mancata ricostruzione probabilmente risiede nella mancanza di fondi ma questo quartiere, a due passi dal centro e con le mura civiche in bella evidenza davanti, potrebbe essere un fiore all’occhiello se solo si investisse sulla sua riqualificazione.

C’è anche un muro a ridosso delle abitazioni, per non farsi mancare nulla, che sembra stia per crollare. Le case furono costruite negli anni 40. Tutte inagibili dopo il sisma ma nessun crollo, solo una “cadde” qualche giorno dopo dal terremoto. Il quartiere di Valle Pretara, come si ricorderà, fu pure oggetto dopo il sisma di una proposta per la riqualificazione da parte del Politecnico di Valencia ma tutto alla fine sfumó perché, pur essendoci i finanziamenti, alcuni cittadini si opposero e tutto rimase così. 
 
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