L'Aquila, lo scandalo delle tavole inchiodate
riscontri sconcertanti dall’esame dei periti
nei plessi dove è crollato un balcone

L'Aquila, lo scandalo delle tavole inchiodate riscontri sconcertanti dall’esame dei periti nei plessi dove è crollato un balcone
di Marcello Ianni
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Mercoledì 18 Febbraio 2015, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 09:31
PESCARA Semplici tavole di legno inchiodate, altro che tavole incrociate con il sistema costruttivo Xlam. Più passa il tempo e più la piastra 19 di Cese di Preturo, quella finita sotto i riflettori della Procura, fa apparire il quadro più desolante di quanto non ci si aspettava. Infatti gli uomini della Forestale e i consulenti nominati dalla Procura, da circa una settimana, stanno smontando i solai e i balconi della piastra per essere analizzati. Ma ogni giorno la piastra riserva delle sorprese che danno l’idea a una prima vista di come si è lavorato per assistere gli sfollati. Non solo il materiale (tavole pressate) non sarebbe uscito dalla fabbrica, ma solai e balconi sono stati realizzati in loco. Di qui l’idea del perché a settembre scorso un balcone è crollato. La prova di carico prevede che solai e balconi dovranno sopportare un peso di 450 chilogrammi per metro quadrato, come prevede la legge, ma c’è chi giura sullo sconfortante risultato che si prevede di raggiungere, a giudicare dalla prima istantanea scattata dagli investigatori subito dopo il cedimento del balcone e che ha dato il via all’inchiesta.
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