Pescara, grave per un pugno in faccia
torna il fenomeno knockout game

Pescara, grave per un pugno in faccia torna il fenomeno knockout game
di Mila Cantagallo
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Lunedì 18 Luglio 2016, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 08:59
PESCARA Parcheggia l’auto per raggiungere un vicino stabilimento balneare, viene accerchiato e colpito al volto da un gruppo di malviventi e si ritrova a terra in una pozza di sangue, privo di sensi. E’ inquietante l’epilogo del sabato sera di B.S., un grafico pubblicitario di 39 anni di Pescara vittima del Knockout game,il violento gioco nato negli Stati Uniti che da un paio d’anni dilaga in Europa. Vittime, ignari passanti aggrediti a caso da gruppi di giovani unicamente per dimostrare che può bastare un solo colpo a stendere un essere umano a tappeto. Tra mezzanotte e l’una di sabato, S.B. voleva concludere una piacevole serata trascorsa in compagnia di un amico. Dopo aver cenato in un ristorante a Pescara, i due si sono spostati ai confini con Montesilvano per assistere ad un concerto presso lo stabilimento balneare “La Lampara”. Parcheggiata l’auto sulla Strada Parco all’altezza del complesso sportivo Le Naiadi, entrambi si sono diretti verso il Lungomare.

Dopo pochi passi, hanno sentito delle voci alle loro spalle ed in pochi secondi sono stati circondati da un gruppo di 4 giovani che si esprimevano con accento dell’est europeo. «Stavi ridendo?»ha chiesto in tono provocatorio uno di loro a S.B. che, incredulo, non ha avuto nemmeno il tempo di rispondere. Un gancio sferrato dal suo interlocutore lo ha colpito in volto facendolo cadere rovinosamente a terra. Nell’impatto con l’asfalto il giovane è rimasto ferito alla testa ed ha perso i sensi. L’amico gli ha prestato i primi soccorsi mentre il gruppo di aggressori è fuggito dileguandosi nella vicina pineta.

Sul posto sono arrivati i carabinieri ed una ambulanza che ha trasportato S.B. in ospedale. Rottura degli zigomi, del setto nasale e microfratture in tutto il volto la diagnosi dei sanitari che hanno dovuto anche applicare 15 punti di sutura sulla testa del malcapitato. Il grafico è ora ricoverato al Santo Spirito in attesa di essere sottoposto ad un intervento di chirurgia maxillo-facciale per ricostruire il volto deturpato. La sorella di S.B. commenta con rabbia l’accaduto: «Con un colpo così forte mio fratello ha rischiato conseguenze peggiori.

E’ successo a lui ma poteva capitare a qualsiasi altra persona perché questa brutta gente colpisce a tradimento, per il solo scopo di divertirsi. Dai carabinieri abbiamo appreso che il fenomeno è in aumento. Non si può vivere tranquilli con delinquenti del genere in circolazione». Ascoltati da carabinieri e polizia, S.B. ed il suo amico hanno fornito un identikit degli aggressori che ora vengono ricercati. Tra il 2014 e il 2015 sono stati almeno sei gli episodi di aggressioni per la pratica dello Knockout game, nella a maggior parte dei casi per mano di minorenni.
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