«Siamo tutti preoccupati per quello che sta accadendo in Italia, ma il nostro obiettivo è rientrare a casa appena verranno ripristinati i voli. Qui stiamo tutti molto bene, la vita scorre tranquillamente tra un bagno al mare e una passeggiata in spiaggia, però ormai è impossibile avere contatti sociali extrafamiliari e non si vede quasi più nessuno in giro, perché la stagione turistica è del tutto compromessa». Nostalgia? «Tanta, anche del mio Abruzzo. Mi informo su tutto attraverso il web, devo dire però che non mi piace la forma di sciacallaggio mediatico che talune volte mi pare di notare. Ho seguito anche le vicende del calcio, credo che il mondo dorato del pallone non abbia fatto una bella figura nella gestione del Coronavirus, privilegiando il danaro alla salute finché ha potuto, creando però gravi danni quando invece era il caso di smettere di giocare”. Il campionato del Pescara? “Mi sono sembrati strani sia il divorzio con Zauri sia la cessione di Machin senza adeguato rimpiazzo. Una stagione maledetta, che credo sia conclusa qui”. E ora? “Pensiamo alla salute, solo a quella. So che l’economia subirà un crollo nei prossimi anni, ma adesso è il momento di vivere alla giornata e affidarci agli scienziati affinché trovino l’antidoto a questo maledetto virus».
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