Insulti social per il traffico, il sindaco Pupillo querela un medico

Insulti social per il traffico, il sindaco Pupillo querela un medico
di Walter Berghella
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Mercoledì 17 Luglio 2019, 09:44
Offeso e ingiuriato diverse volte sul suo profilo facebook, che conta 13 mila seguaci, il sindaco di Lanciano Mario Pupillo dopo vari moniti ha scelto la strada della querela. Il primo a finire sotto processo è un dermatologo, 54 anni, di Lanciano, difeso dall’avvocato Errico Sacco. Il pm Francesco Carusi lo ha rinviato a giudizio per diffamazione aggravata a mezzo social e minacce. Prima udienza il 4 febbraio 2010. Altre denunce sono in partenza. Pupillo si costituirà parte civile nella doppia veste di sindaco e Presidente della Provincia di Chieti, patrocinato dall’avvocato Matteo Benedetti, e anticipa che l’eventuale risarcimento sarà destinato ai giovani lancianesi, con riguardo ai fenomeni di incitamento all'odio e cyberbullismo e per attività culturali, specie viaggi di formazione nei luoghi della Memoria per ampliare la conoscenza dei fatti e vicende che hanno segnato la storia del Novecento.

 Le accuse contro il medico nascono da post e video, dal 20 aprile al 16 maggio 2018, in cui commentando articoli sulle condizioni delle strade, pubblica contenuti lesivi dell’onore e reputazione di Pupillo. Oltre a dargli dello scemo lo minaccia di tirargli uno schiaffo per ogni buca stradale. “C’è da spostare un idiota. E’ un diesel”, è uno dei passaggi. Riferimenti offensivi vengono fatti, chiamati solo per nome di battesimo, contro l’ex Governatore Luciano D’Alfonso e l’assessore Silvio Paolucci, ma anche un sindaco.

Pupillo, e il suo legale Benedetti, precisano “La necessità di tutelare la propria persona e dare un segnale di vicinanza e coraggio alle persone, soprattutto le più indifese, che vengono minacciate, insultate e diffamate a mezzo social”. Ma pure “Affermare che le critiche sono ben accette quando ispirate ad una comunicazione non ostile, rappresentando il sale della democrazia, confronto e dialogo. No a degenerazioni”.
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