Pescara, ingegnere colpito da ictus muore dopo tre giorni di agonia

Pescara, ingegnere colpito da ictus muore dopo tre giorni di agonia
di Mila Cantagallo
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Venerdì 3 Settembre 2021, 07:59

I medici hanno fatto il possibile per salvare Augusto De Carlo ma il quadro clinico del professionista era molto critico al momento dell’arrivo in ospedale. L’ingegnere edile si è spento mercoledì sera, a causa di un’emorragia cerebrale, dopo un delicato intervento chirurgico e tre giorni sospesi tra la vita e la morte.

In tanti piangono la sua scomparsa a Pescara dove De Carlo era noto per l'attività lavorativa e per l’impegno umanitario nel Rotary. Il 58enne lascia la sorella Annamaria, moglie Patrizia, e il figlio Andrea, lo stesso che ha scoperto il padre privo di sensi domenica mattina nella casa di Viale Regina Margherita, poi il trasporto in ospedale,i disperati tentativi di arginare la copiosa perdita di sangue, le esigue speranze manifestate subito dai sanitari alla famiglia. Augusto De Carlo aveva lavorato per molti anni in un’azienda di progettazione di impianti di elettricità per conto della quale aveva realizzato i sistemi elettrici dell’ospedale di Pescara.

Nel 2014 era stato colpito da un ictus sa cui si era ripreso con grande determinazione sottoponendosi ad una lunga riabilitazione.

Aveva continuato a lavorare come consulente e libero professionista, circa due anni fa aveva gestito l’emergenza black-out nel nosocomio pescarese. Il professionista si distingueva anche per l’impegno in favore di progetti di beneficenza come socio del Rotary Pescara Nord. Il cugino Giuliano Diodati, odontoiatra ed ex assessore comunale, lo ricorda con affetto: «Anche se aveva qualche anno meno di me, abbiamo condiviso tanti momenti dell’infanzia. Augusto era solare, sempre disponibile e non si non si risparmiava quando si trattava di aiutare i bisognosi. Nel 2011 ero presidente del Rotary, insieme realizzammo il Parco del Sorriso sulla Strada Parco, un’area riservata ai disabili. Mio cugino fu uno dei promotori del progetto. Negli anni successivi ha continuato a dare il suo contributo con entusiasmo».

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