Baby gang, dietro i video delle botte tra ragazzini forse c'è la regia di un adulto

Baby gang, dietro i video delle botte tra ragazzini forse c'è la regia di un adulto
di Alessandro Misson
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Domenica 27 Novembre 2022, 11:34

Potrebbe esserci la regia di uno o più maggiorenni dietro il fenomeno delle baby gang di adolescenti che si picchiano e si filmano per poi caricare i video sui canali social. L’ipotesi consegnata dal Nucleo Anti Degrado della polizia locale nell’informativa trasmessa nei giorni scorsi in procura, più che un punto d’arrivo sembra essere un punto di partenza nelle indagini per affrontare assieme alle altre forze dell’ordine e alla magistratura il fenomeno della devianza giovanile che, dal rientro dalle ferie estive in poi, è esploso in episodi di violenza tra le piazzette ed i vicoli più appartati della città. Con ragazzini e ragazzine che si danno appuntamento tramite social network per agguati, spedizioni punitive e veri e propri confronti tra gang rivali.

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Nel frattempo il clamore suscitato dall’operazione degli uomini del comandante Franco Zaina, grazie alla pubblicità data al fenomeno, avrebbe convinto altre famiglie a denunciare aggressioni subite dai propri ragazzi e ragazze nelle settimane precedenti alla chiusura dei canali internet. Anche i loro figli potrebbero essere rimasti vittime, più o meno consapevolmente, dello stesso fenomeno alimentato dai video sui social e in particolare in un gruppo denominato “Risse di Teramo”, oscurato grazie all’intervento della polizia locale e sul quale potrebbero proseguire le indagini della magistratura. Negli ambienti investigativi non si tende nemmeno ad escludere che attorno al fenomeno delle baby gang cittadine, anche quelle composte da ragazzine o dai rampolli della “Teramo Bene”, possano essersi sovrapposti altri soggetti della microcriminalità giovanile cittadina, ragazzi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti già attenzionati in altre operazioni. Gang di ragazzini che non temono affatto il confronto con le autorità, come dimostrato in una delle loro "spedizioni punitive" nei confronti di un coetaneo malcapitato di turno, minacciato addirittura con un'irruzione all'interno della sua scuola, sventata solo dall'intervento delle autorità scolastiche.

In particolare le attenzioni della Polizia Locale negli ultimi mesi sono rimaste sempre alte sul micro spaccio, nei luoghi di aggregazione dei più giovani, nei pressi delle scuole, nelle piazzette di ritrovo dei ragazzini durante le giornate del venerdì e del sabato. Gli stessi posti filmati nei video, gli stessi posti nei quali si sono innescate le risse. 

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