Molti in paese hanno appreso la tragica notizia durante la messa domenicale del pomeriggio, fra l’altro nella chiesa dove l’anno scorso aveva ricevuto il sacramento della Cresima. Dei rilievi dell’incidente, si sono occupati gli agenti della polizia municipale, diretti dal comandante Danilo Palestini e dal maggiore Massimiliano Giancaterino, che ora si stanno occupando di fare chiarezza sulle cause dello schianto. Per tutto il pomeriggio, sono stati ascoltati i testimoni. Al momento non si esclude nulla, dal malore improvviso sino alla velocità elevata. Quando è stato soccorso, il ragazzo aveva regolarmente il casco.
In tantissimi si sono da subito stretti attorno al padre Alessandro, dipendente di una ditta di pezzi di ricambio a Chieti Scalo, alla mamma Michela, che invece lavora in una salumeria della zona, e alla sorella più grande Martina. Una famiglia molto unita e molto conosciuta a San Giovanni Teatino. E conosciuto era lo stesso Daniel, che sino allo scorso anno aveva giocato nel Sambuceto Rugby. A ricordarlo con le lacrime agli occhi, è il presidente Antonio Angelone. «Ha giocato con noi – sottolinea - per tanti anni. Solo l’anno scorso, non lo ha fatto. Una famiglia, la sua, molto legata a questo sport, lo praticano anche i suoi cugini. Con noi Daniel ha militato sino alla categoria dell’under 14. Quest’anno sarebbe dovuto entrare nell’under 16. Posso dire che era un ragazzo con una straordinaria voglia di vivere, vivace e molto intraprendente. Lascia in tutti noi un vuoto incolmabile». Per tutti, era un appassionato di sport. Questa mattina, dopo gli ultimi accertamenti necroscopici la salma sarà restituita alla famiglia per i funerali, che dovrebbero svolgersi domani alle 10.30, nella chiesa di San Rocco.
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