Incidente, l'arbitro Franco Bei morto dopo una settimana di agonia

Incidente, l'arbitro Franco Bei morto dopo una settimana di agonia
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Domenica 2 Febbraio 2020, 09:34
Il cuore di Franco Bei ha cessato di battere ieri pomeriggio all’ospedale di Teramo dopo che i medici avevano dichiarato la morte cerebrale. Ad una settimana esatta da quel tragico sabato quando ebbe un incidente in galleria mentre andava con la sua vespa a dirigere una partita del campionato amatoriale perché arbitrare era la sua grande passione. Era arbitro amatoriale Uisp Abruzzo e Marche.

Tutta Giulianova si era stretta attorno alla sua famiglia invitando Franco a resistere, a non mollare. La salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale ed stata subito messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, per cui non possono ancora essere fissati i funerali. Si era parlato inizialmente della possibilità che si potesse procedere all’espianto degli organi, ma questo non è avvenuto.

L’incidente si era verificato sabato scorso nella galleria del Lotto Zero. Franco, 59 anni, giuliese doc, era rimasto coinvolto nello scontro tra la sua Vespa e un’auto sotto lo svincolo di largo Antonio Tancredi. Sul posto si erano subito portati gli agenti della Polizia locale che avevano accertato come i due mezzi viaggiassero direzione opposta, e, nonostante questo, ci sarebbe stato un passaggio sulla corsia opposta e la vittima non è riuscita ad evitare l’auto nella corsia opposta in direzione Cona-Montorio. Coinvolta nello scontro la conducente di una Peugeot che avrebbe tentato di evitare l’impatto senza riuscirci e Franco Bei è stato è stato sbalzato fuori dal mezzo. Soccorso dal personale del 118 veniva trasportato in ambulanza all’ospedale di Teramo, dove i sanitari di turno, viste le gravi condizioni, soprattutto per quanto riguardava un forte trauma cranico, lo hanno ricoverato in prognosi riservata. Subito dopo è stato sottoposto ad intervento chirurgico per l’esportazione di un ematoma cerebrale e lo ricoveravano in Rianimazione dove è rimasto senza aver mai ripreso conoscenza. Lascia la moglie Lorella Medori, che lavora all’Istituto Castorani di Giulianova, ed il figlio Stefano, 28 anni, infermiere al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo. Franco lavorava alla Betafance di Tortoreto. Le sue ultime volontà: ha chiesto di essere cremato, niente manifesti e fiori e né esposizione della salma.
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