“Il bambino di pietra” della scrittrice aquilana Laudomia Bonanni torna in libreria

Una giovane Laudomia Bonanni
di Sabrina Giangrande
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Lunedì 3 Maggio 2021, 10:35

L’AQUILA «Un libro che viene riedito dopo più di quarant’anni nei quali Laudomia Bonanni è stata quasi dimenticata, per tornare a farci riflettere sulla condizione femminile con la sua scrittura convulsa e dolente, ma piena di vita e immaginazione. Nel 1979 qualcuno aveva pensato fosse un libro autobiografico, ma non era così, anche se certamente autrice e protagonista, entrambe calate negli anni caldi del femminismo, erano unite dagli stessi ideali. Nel sogno condiviso di una società in cui le donne non dovessero più contrabbandare i propri desideri, in cui potessero esprimere un proprio immaginario, in cui fossero libere di raccontare la propria storia con il proprio punto di vista storico e, cosa più importante, in cui fondare il principio di solidarietà tra donne». Così scrive, nella prefazione alla nuova edizione de “Il bambino di pietra” (Edizioni Cliquot), Dacia Maraini, scrittrice poetessa e saggista italiana, molto legata all’Abruzzo e alla sua Gioia dei Marsi del cui Festival nazionale “Teatro di Gioia” è stata a lungo direttore artistico.

«La casa editrice Cliquot ha investito molto su questo progetto- dice Gianfranco Giustizieri, segretario generale dell’associazione intitolata a Laudomia Bonanni- e già molti critici e scrittori a livello nazionale si sono impegnati per un fattivo interessamento».
Nel romanzo “Il bambino di pietra” (prima edizione Bompiani 1979) della scrittrice aquilana Bonanni (L’Aquila 1907- Roma 2002), la protagonista è Cassandra, «narratrice in prima persona, presa dal tentativo di un recupero del passato attraverso un viaggio nella memoria alla ricerca dei motivi reconditi che hanno dato alla sua vita un esito diverso da quello ipotizzato».


La scrittrice e insegnante Bonanni, importante personalità della letteratura italiana, per anni dimenticata, ha vantato tra i suoi massimi estimatori, personaggi di grossa caratura del mondo critico-letterario italiano, come, Eugenio Montale, Emilio Cecchi, Giuseppe De Robertis, Enrico Falqui. Conta nella sua bibliografia diverse pubblicazioni tra cui questo romanzo che fu nella cinquina finalista del “Premio Strega” nel 1979. Nel 2002, poi, è stato istituito anche il “Premio letterario internazionale Città dell’Aquila”, meglio conosciuto come “Premio Laudomia Bonanni”, concorso letterario internazionale dedicato alla poesia.


L’uscita del libro è prevista a partire dal 14 maggio prossimo, occasione ghiotta per gli appassionati dello stile narrativo del Novecento italiano della Bonanni che abbraccia due principali tematiche: politico-sociale e filosofico-esistenziale, la prima legata al maschilismo rovina del mondo, la seconda all’educarsi al dolore del vivere.


Sabrina Giangrande 

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