Ultima messa al Santuario, le lacrime di padre Simone

Ultima messa al Santuario, le lacrime di padre Simone
di Azzurra Marcozzi
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Lunedì 5 Ottobre 2020, 10:33

 «Non abbandonate il Santuario, continuate a curarlo ed amarlo come casa di Dio e di tutti noi. In questi anni mi sono dedicato interamente alla sua manutenzione e chiedo scusa se, qualche volta, non sono riuscito a dedicarmi completamente a curare le relazioni con le persone. Il mio unico rammarico». Con la voce rotta dalle lacrime, padre Simone Calvarese, rettore del Santuario della Madonna dello Splendore, a Giulianova, ha salutato ieri mattina i fedeli durante la messa delle 10, con una chiesa limitatamente gremita, nel rispetto delle prescrizioni anti contagio.

E mentre tra le mura del Santuario risuonavano le parole d’arrivederci del giovane francescano, è partito un fragoroso applauso, tra le lacrime di commozione e i ringraziamenti dei presenti. Un saluto alla comunità giuliese, a cui padre Simone appartiene per diritto di nascita, per i trascorsi da appassionato ultrà e per le opere di bene e misericordia, dal profumo di concretezza, portate avanti in questi anni, proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. E proprio al santo, a cui Simone ha dedicato il suo percorso, con gentilezza ed umiltà, il frate ha dedicato la sua omelia, ricordando alcuni episodi di vita del giovane d’Assisi che aveva sposato la povertà, abbandonando tutti i beni terreni. Nel suo racconto ha ricordato di quando San Francesco stava pregando dinnanzi al crocifisso di San Damiano e ricevette la richiesta del Signore di riparare la sua casa. Quasi un invito rivolto ai fedeli di aver cura del Santuario della Madonna dello Splendore, ma soprattutto di se stessi, nell’interiorità, ricreando l’armonia. Padre Simone ha ricordato anche dell’iniziale avversione di San Francesco nei confronti dei lebbrosi e di quando, mentre era in viaggio, scese da cavallo per abbracciarne uno.

«San Francesco, che lo temeva, si ricongiunse invece con il lebbroso – ha detto padre Simone durante l’omelia - ciò che prima gli era amaro è diventato dolce, ciò che prima ripudiava, è poi diventato amato». Dopo la messa, in fila ordinata e senza creare assembramenti, i fedeli hanno voluto salutare padre Simone che, intorno alle 11.30 è partito per la sua nuova destinazione, Assisi, dove sarà guida per i nuovi giovani francescani. Tornerà a Giulianova, per un ultimo grazie ai fedeli, domenica prossima, officiando la messa delle 10 al Santuario, mentre nel pomeriggio, con don Enzo Manes, sarà al Duomo di San Flaviano.

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