Iwan campione in carrozzina: «Quando volo con l'aliante mi sento come tutti gli altri»

Iwan campione in carrozzina: «Quando volo con l'aliante mi sento come tutti gli altri»
di Francesco Marcozzi
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Sabato 8 Agosto 2020, 09:12

Da un bruttissimo incidente stradale del marzo 2008 che gli fece perdere l’uso delle gambe - oggi si muove in carrozzina - alla possibilità di librarsi nei cieli con gli alianti sino a divenire campione. È la storia drammatica ma che lui, Iwan Piccioni, abruzzese di 46 anni, residente a Giulianova, ha trasformato in una vita ancora tutta da vivere da quando ha frequentato i corsi per diventare pilota d’aliante e volare in cielo senza la preoccupazione di trovarsi di fronte a barriere architettoniche.

«Sono arrivato quinto al campionato nazionale di gara di alianti di stile acrobatico. Avevo preso la licenza di volo nel 2017, l’anno successivo quella di volo acrobatico e dopo tre anni ho partecipato alla prima gara nazionale, al “Trofeo Gamberini” in Umbria». Ma se l’aspettava un risultato così importanti già alla prima esperienza? «È potuto accadere perché, oltre che con le mani, guidavo l’aliante con il cuore, come le emozioni che mi davano una forza grandissima che mi faceva dimenticare tutto il passato, mi sono sentito uno di loro, come quelli che gareggiavano con me, sembrava un sogno, era una realtà». E i giudici che hanno detto di questo tuo quinto posto? «Erano felici ed emozionati quanto me, e devo dire che mi hanno sempre tutti incoraggiato quando ho confessato che volevo gareggiare con gli altri, con quelli che vengono definiti “normodati” e posso dire che mi sentivo uguale a loro. A terra no, ma in aria siamo davvero tutti uguali».

E questa esperienza ha un grande valore. «Mi ha cambiato la vita, nonostante abbia superato con il tempo quella bellissima esperienza pur dovendo continuare a vivere in carrozzina, oggi ho nuovi stimoli e mi devo preparare per la prossima gara, che si disputerà a settembre. E, a tale proposito, va detto che anche in quella gara ci saranno gli specialisti della categoria, veri campioni, e io dovrò gareggiare con loro e questo non mi preoccupa, genera in me un ulteriore slancio a fare meglio, mia piace rimettermi in discussione sperando sempre di fare una bella gara». Iwan, dopo quell’incidente, ha perso anche il posto di lavoro e per i costi relativi ai viaggi per gli allenamenti in Umbria e a tutte le altre spese pensa tutto lui. «Adesso incontro qualche difficoltà, anche se ho un amico che mi ha aiutato sempre spingendomi anche a volare, perché ci sono molti costi. Avevo un appuntamento con il sindaco, ma è saltato per un suo impegno, non voglio chiedergli dei contributi, so che non è possibile, ma se mi aiuta a trovare qualche sponsor solo per pagarmi le spese e continuare a tenere vivo il mio sogno divenuto realtà».
 

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