E' la rivelazione del Giulianova calcio, rivelazione del campionato di Eccellenza abruzzese piazzato lì davanti in classifica accanto alle favorite L'Aquila e Avezzano. Diciannove anni ancora da compiere, senza mai essere stato in una squadra, Cissè è stato scoperto da Sandro Daniele, ex preparatore dei portieri dell'Ascoli, società nella quale aveva allenato il tecnico giallorosso Luciano Cerasi e glielo aveva segnalato. «Vieni a vedere - mi disse - c'è un ragazzo che gioca la sera al mare e ha numeri eccezionali». Era lui, l'attuale goleador del Giulianova (otto gol tra Coppa Italia e campionato), approdato in Italia dalla Francia dove si era trasferito dal Senegal, ed è diventato giallorosso senza mai essere stato tesserato con nessun'altra società.
Ma a Casalbordino ha dovuto fare i conti con qualche amarezza. L'espulsione è stata la più grande. «Negli spogliatoi dopo la partita - racconta Luciano Cerasi - era dispiaciuto per l'espulsione e soprattutto per non poter giocare domenica prossima». Poi si è sfogato sul pullman che riportava la squadra a Giulianova quando ha rivelato soprattutto ai compagni che «alcuni giocatori mi hanno punzecchiato per tutta la partita per il colore della mia pelle e io ho detto di non fare così anche perché loro di giocatori di colore in campo ne avevano tre, ero come loro ai quali sicuramente non hanno mai detto niente.
Ma a Casalbordino non ci stanno a passare per razzisti. Il patron Alessandro Santoro dice: «Avevo già ascoltato le dichiarazioni del tecnico giuliese e mi ero molto meravigliato, ora farci anche passare per razzisti è il massimo, avevamo tre giocatori di colore in campo e uno in panchina, questo è un caso di razzismo alla rovescia e poi le registrazioni dimostrano che, uscendo da campo, il giocatore si è rivolto male contro i nostri tifosi e questo non sta bene».