Oggi è un gran giorno per tutto l’Abruzzo, il giorno della partenza da Fossacesia del 106° Giro d’Italia, dalla terra di Alessandro Fantini che fu maglia rosa nell’edizione del 1956, e che scomparve nel ’61 a seguito di una tragica caduta al Giro della Germania. Dopo 22 anni dal prologo di Montesilvano, per la seconda volta nella storia, la regione vede la partenza della carovana rosa con la cronometro individuale di 19,6 chilometri da Fossacesia Marina a Ortona.
La prova si svolgerà sulla pista ciclabile Via Verde-Costa dei Trabocchi, ricavata dall’antica sede della ferrovia adriatica trasformata, nel corso degli anni, in una strada verde di 50 chilometri distribuiti su 8 comuni. Il primo corridore partirà alle ore 13.50, mentre l’orario d’arrivo dell’ultimo corridore è previsto alle 17.10 circa. Una corsa contro il tempo che inizierà con 14 chilometri di pianura, i girini nel finale affronteranno prima un’ascesa di 1300 metri al 5,4% di pendenza media e subito dopo, in seguito a una breve discesa verso il Castello Aragonese, una salita di 750 metri al 2% che porterà all’arrivo a Porta Caldari di Ortona.
Il vincitore della crono di oggi conquisterà la prima maglia rosa. Tra i favoriti lo specialista Filippo Ganna, Primoz Roglic e Remco Evenepoel, gli ultimi due potrebbero aggiudicarsi la classifica finale. Partirà per primo Laurens Huys (Intermarché - Circus - Wanty), il fanalino di coda sarà Stefano Oldani che inizierà la sua crono alle 16.45.
Dopo le assenze di Dario Cataldo, a causa di un incidente lo scorso marzo al Giro di Catalogna e di Giulio Ciccone per covid, l’unico abruzzese presente al Giro è il direttore sportivo Alessandro Donati alla guida dell’ammiraglia della Green Project Bardiani CSF Faizanè. «Una bellissima occasione per l'Abruzzo - afferma Donati - . La partenza da Fossacesia e le successive tappe nella nostra regione sono una vetrina importantissima. Aspettavo questo scenario da tempo e con la Bardiani farò il possibile per raggiungere dei buoni risultati. Peccato per l'assenza degli altri abruzzesi Cataldo e Ciccone, a cui rivolgo un augurio di pronta guarigione».
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