Quattro giovani intossicati dal braciere: nel Pescarese sfiorata la strage

Quattro giovani intossicati dal braciere: nel Pescarese sfiorata la strage
di Patrizia Pennella
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 08:15

Un braciere, usato per tenere calda la casa, che avrebbe potuto provocare una strage. Quattro persone sono rimaste intossicate, nella notte tra martedì e mercoledì, in una casa di vico dei Fiori, nel centro storico di Città Sant'Angelo. Si tratta di quattro giovani stranieri, di varie nazionalità, che da qualche tempo occupano l'abitazione.

Il primo allarme è scattato intorno alle 5,30: sono stati chiamati il 118 e i vigili del fuoco. Uno dei quattro giovani ha chiesto soccorso medico: tutti si sentivano male, con forti giramenti di testa e difficoltà a respirare. La centrale operativa del 118 ha inviato mezzi medicalizzati che si sono preoccupati del soccorso. Due dei giovani sono stati condotti subito in ospedale, altri hanno preferito essere assistiti sul posto e hanno detto di voler restare in paese. E' stato un errore: dopo poco anche loro hanno iniziato ad accusare malori sempre più forti, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco del comando di Pescara e di volontari del distaccamento di Montesilvano, che avevano già iniziato a lavorare per la messa in sicurezza dell'abitazione. Le ambulanze sono dunque tornate in città e hanno prelevato le altre due persone per trasportarle al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito di Pescara.

I vigili del fuoco si sono occupati di tutte le operazioni di messa in sicurezza dell'edifico, per evitare danni alle strutture vicine e possibili esplosioni: le verifiche hanno richiesto molto tempo e nella mattinata è intervenuto anche il gruppo Nbcr, nucleo batteriologico chimico radiologico, Si tratta di un reparto speciale dei vigili del fuoco che è dotato di particolari strumentazioni che vengono utilizzate per misurare la presenza di determinate sostanze nell'aria e, nel caso specifico, per determinare l'evoluzione e la dinamica dell'evento.

Il gruppo Nbcr è composto da personale altamente specializzato addestrato a far fronte anche a situazioni di particolare emergenza.

Sulla vicenda indagano comunque anche i carabinieri, sia quelli della stazione di Città Sant'Angelo che quelli del nucleo radiomobile della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Luca La Verghetta: sono intervenuti sia nella fase di soccorso che in quella successiva di repertamento. I quattro giovani, un ventisettenne del Mali, un ventottenne della Sierra Leone, un ventenne del Gambia e un trentaseienne del Senegal sono arrivati in ospedale in codice giallo e nel corso della mattinata sono stati trasferiti all'ospedale di Fano per essere trattati in camera iperbarica. Prudenzialmente per tutti la prognosi è rimasta riservata.

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