Gelosia, minaccia due dipendenti con la pistola: imprenditore denunciato

Gelosia, minaccia due dipendenti con la pistola: imprenditore denunciato
di Alfredo d'Alessandro
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 08:05

Lavoravano per lui, un imprenditore di 38 anni di Montesilvano, come promoter di contratti per la fornitura di energia elettrica e a un certo punto, secondo la narrazione della vicenda fatta agli inquirenti, avrebbero rovinato il rapporto sentimentale che l'uomo stava cercando di costruire con una terza dipendente. E per questo erano state licenziate in tronco.

Fine della storia? A quanto pare no, perchè l'imprenditore è stato denunciato a piede libero per minaccia dopo aver brandito una pistola, sparando anche un colpo in aria per spaventarle, dopo aver puntato l'arma alla tempia di una delle due ragazze. A raccogliere questo inquietante aspetto della vicenda sono stati i Carabinieri della stazione di Chieti Scalo ai quali le due si sono rivolte. Dopo il licenziamento infatti, emerge dalle indagini, ogni volta che incontrava le due ragazze, l'uomo le insultava con epiteti irripetibili, per strada ed in pieno giorno. Ma le avrebbe anche minacciate al telefono con messaggi vocali che le donne, spaventate, hanno consegnato ai Carabinieri.

Dal racconto delle due ragazze, poi, è emerso che prima del licenziamento, un giorno l’uomo, dentro il suo ufficio di Pescara, aveva tirato fuori una pistola e l’aveva puntata alla tempia di una di loro. E quando la ragazza gli aveva fatto notare che l'arma sembrava finta, il 38enne aveva aperto la porta dell’ufficio e aveva esploso un colpo in aria. Di lì il timore che l'uomo, pur essendo il rapporto di lavoro ormai cessato, potesse rintracciarle e far loro del male. Scattata la denuncia i Carabinieri sino sono dunque messi alla ricerca dell'arma e così hanno perquisito sia l'ufficio che l'imprenditore ha a Pescara sia l'abitazione a Montesilvano trovando e sequestrando due pistole, una ad aria compressa e l’altra, molto simile ad una calibro 9, rivelatasi una scacciacani: entrambe erano prive del prescritto tappo rosso che le rende riconoscibili come armi non da fuoco, entrambe, tuttavia, di grado di mettere paura. 

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