A sentirsi male per primi, con un forte senso di nausea e giramenti di testa, sono stati coloro che si stavano occupando della preparazione della cena. Poi anche altri partecipanti alla cena, tra giocatori e dirigenti della squadra, hanno accusato il malore. Otto persone sono andate all'ospedale di Atessa con mezzi privati, altri undici - in totale sono diciannove gli intossicati - trasportati con le ambulanze negli ospedali di Vasto e Lanciano. Il personale del pronto soccorso di Atessa, coordinato dal direttore Antonio Caporrella, si è immediatamente attivato per gestire questa maxi emergenza. A Montazzoli sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Atessa e i vigili del fuoco del distaccamento di Casoli, che hanno prestato assistenza ai presenti e si sono poi adoperati per areare i locali parrocchiali.
Per sei delle persone arrivate al San Camillo de Lellis, di età compresa tra i 25 e i 60 anni, è stato necessario il trasferimento al Centro di Terapia iperbarica di Fano. Ambulanze di Croce Gialle e Croce Azzurra sono quindi partite nella notte per raggiungere la città marchigiana dove i pazienti sono stati sottoposti ad ossigenoterapia visti i sintomi di intossicazione da monossido. Per tutti gli altri, che presentavano una sintomatologia più lieve, sono state sufficienti le cure prestate nelle strutture sanitarie del territorio. La tempestività dell'intervento ha scongiurato conseguenze e, già ieri mattina, i sei hanno fatto rientro a casa dopo essere stati sottoposti a emogasanalisi nell'ospedale atessano. Già nella giornata di ieri, quindi, l'emergenza è rientrata e quella che poteva essere una serata drammatica potrà essere archiviata come una brutta disavventura. Il rapporto di carabinieri e vigili del fuoco permetterà di fare piena luce sulle circostanze verificatesi.
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