Fotosocial/Celate prospettive negli emozionanti scatti degli scorci di Pietro Lucantonio

Lo scatto di Lucantonio nel borgo magico di Navelli
di Sabrina Giangrande
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Martedì 29 Marzo 2022, 19:12

L'AQUILA La bellezza si sa è soggettiva, provare emozioni, entusiasmarsi, ogni individuo percepisce in maniera diversa l'universo che lo circonda, così come lo sguardo, che a volte viene attratto da un soggetto anziché un altro. Un paesaggio, il candore della luna, un cielo stellato, il mare in tempesta, il volto di una donna, oppure quello di un bimbo che piange. Forse quello che fa la differenza tra le milioni di immagini che sono attualmente in circolazione è la capacità di lasciare un segno, riuscire a emergere attirando l'attenzione del maggior numero di persone, ma anche quest'ultima affermazione può variare, può assumere sfumature diverse, capovolgendosi talvolta completamente. Ricercare uno stile? Oppure avere il senso estetico? Possedere entrambe le qualità per un fotografo può essere complicato ma non impossibile.

Pietro Lucantonio è aquilano, il suo profilo Instagram conta circa 1.300 follower, dove è possibile apprezzare una nutrita galleria di immagini, quasi tutte accompagnate da frasi che regalano pezzi di intimità scritte dall'autore che riescono talvolta a svelare cosa si nasconde dietro quel preciso scatto, come nel caso di quello realizzato nel borgo magico di Navelli (Aq), che tra l'altro è candidato come unico rappresentante per la regione Abruzzo nella trasmissione "Il Borgo dei Borghi", che continua a ottenere consensi, anche da parte di testimonial famosi: "Resta con me questa sera e balla ancora. Danza con me questa sera, spogliami ancora. E' notte e ci soffia all'orecchio che l'ora già muore assieme al nostro odore a questo tuo sapore."

«La fotografia è per me intimità- dichiara Lucantonio- è cercare tra gli scorci e nella natura prospettive e dettagli celati agli occhi degli altri.

In ogni scatto cerco di imprimere un'emozione, perché il senso di una foto secondo me è quello di emozionare, non certo di essere capita, in fin dei conti l'arte è sentimento. Ho cominciato a scattare da qualche anno- precisa Pietro- ma in fondo è come se fosse tutta la vita che guardo il mondo come attraverso una macchina fotografica. Grazie a questa passione ho avuto modo di conoscere persone che spero continuino ad accompagnarmi nella vita».

E' bello poter realizzare scatti e nello stesso tempo costruire legami che rendono l'esistenza indubbiamente meno pesante, considerando gli ultimi accadimenti che purtroppo continuano a inquietare il genere umano; pandemia ancora da sconfiggere e l'ombra oscurante di un non impossibile conflitto nucleare. Allora quel paracadute di emergenza, quell'ancora di salvezza a cui aggrapparsi, il colore, la luce, il tono, l'intensità, la chiarezza, dettagli fondamentali che andranno a comporre tutti insieme l'estetica di una foto; di quell'attimo che può regalare emozioni, schierando un esercito di energica positività. In quegli scorci, in quei posti celati alla massa, in quelle rassicuranti volte, la certezza di trovare un solido e sicuro rifugio.
Sabrina Giangrande

      

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