«Troppa famiglia». Ciak in Abruzzo per il film di Pierluigi Di Lallo. Le riprese a Rapino

«Troppa famiglia». Ciak in Abruzzo per il film di Pierluigi Di Lallo. Le riprese a Rapino
di Cristina Squartecchia
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Domenica 18 Ottobre 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 22:28

Sarà battuto da domani il primo “ciak” del film “ Troppa Famiglia” nell’antico borgo di Rapino, la piccola cittadina ai piedi della Maiella, scelta dal regista Pierluigi Di Lallo per la casa di produzione Gattofilm. Con un cast d’eccellenza, a partire dal maestro Antonello Fassari passando da Ricky Menphis e Alessandro Tiberi, con la brillante Daniela Giordano, Ketty Felletti, il giovanissimo Pietro Santercole (nipote del grande Gino), e poi ancora Rocio Munoz, Claudia Potenza, Riccardo Graziosi e Federico Perrotta, il suggestivo centro abitato, un tempo dimora degli antichi Marrucini, si trasformerà per un mese in una piccola Cinecittà naturale.

Un film che ricorda il cinema di Ettore Scola, in particolare la pellicola “Parenti serpenti” del 1992 girata a Sulmona,  ha spiegato il noto regista teatino: «Era da tempo che volevo portare una situazione di professionalità nel mio Abruzzo, una terra ancora da scoprire e con un ricco potenziale da offrire al cinema. Tutto questo grazie alla sinergia e alla disponibilità incontrate nella politica locale e regionale del Sindaco di Rapino, Rocco Miccucci, e dell’Assessore della cultura e del turismo, Mauro Febbo» conclude il Di Lallo.

Infatti, «il cineturismo è una preziosa opportunità - ha poi aggiunto l’assessore Mauro Febbo – dobbiamo far conoscere il potenziale della nostra regione tramite la Film Commission, studiando dei percorsi di valorizzazione con il turismo di prossimità, che punta ad individuare luoghi del territorio ancora sconosciuti» precisa in chiusura l’assessore Febbo.

Bellezze, paesaggi, virtù e arte culinaria sono pregi che l’intero cast e tutta la troupe hanno elogiato ad una terra colma di tesori nascosti. A cominciare dal più piccolo, Pietro Santercole, già ghiotto della cucina tipica e finendo con il maestro Antonello Fassari, che ha ringraziato l’Abruzzo, per la sua ospitalità e generosità, ma soprattutto, per aver “battezzato” , favorevolmente, la sua luminosa carriera iniziata 49 anni fa proprio a Chieti.

L'iniziativa di Rapino è prodotta dalla Icta (Incontri cinema teatro arte), incubatore culturale promotore del territorio abruzzese, amministrato da Germano del Conte e Giorgia Montebello, già intervenuta attivamente nella produzione del film Parasitic Twin (girato in parte sul fiume Tirino) e nell’organizzazione di due importantissimi workshop, il primo a Capestrano con docente Elio Germano, il secondo a Loreto Aprutino diretto da Michael Margotta.

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