Pioggia di falsi bollettini: le aziende nel mirino

Pioggia di falsi bollettini: le aziende nel mirino
di Monica Di Pillo
2 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Febbraio 2018, 11:15
Servizi pubblicitari via web, ma anche software gestionali che sembrano inviati dalla Camera di Commercio ai propri iscritti, per un totale di quasi 600 euro da pagare ripartiti in due bollettini, che non sono accompagnati neanche da una lettera di presentazione. Dietro si cela una vera e propria truffa ai danni di commercianti e imprese e la Camera di Commercio non c’entra nulla e non chiede nessuna forma di pagamento ai propri iscritti. La Camera di Commercio di Chieti Pescara, orfana in questo momento storico anche di un presidente, invita gli utenti a non pagare assolutamente e a segnalare tempestivamente l’arrivo di questi bollettini agli uffici dell’ente. Una trovata che ha già fatto qualche vittima anche in altre regioni, come il Piemonte, dove è partita un anno fa. Ma ora la truffa è approdata anche nelle provincie di Chieti e Pescara, dove potrebbe fruttare tantissimo, visto che le imprese che aderiscono alla neo unificata Camera di Commercio sono in tutto 93 mila.

Il business del malaffare in questo caso è davvero ghiotto e potrebbe aggirarsi da un minimo di oltre 550 mila euro, se aderisse l’1% delle attività, vale a dire 930, fino a più di 5 milioni e 500 mila euro, qualora cadesse nel tranello il 10% delle imprese, vale a dire, 9 mila e 300 di esse. A segnalare la truffa alcune imprese che hanno alzato le antenne e non hanno pagato passivamente o passato i bollettini agli uffici amministrativi. Ma veniamo al contenuto della truffa, un bollettino da pagare riguarda la licenza di Gestiplus alla società Bit Seller s.r.l. che non ha nulla a che vedere con la Camera di Commercio ed è riferito alla possibilità di usare un software gestionale di magazzino "GestiPlus", in versione beta, (versione quindi non ancora definitiva) al prezzo di euro 235,00 più Iva, per un totale € 286,70. Non è allegata una lettera di presentazione, il foglio presenta la dicitura Camera di Commercio e sembra che si tratti di un pagamento dovuto. La dicitura Camera di Commercio fa solo da accompagnamento al bollettino, creando confusione. Il 1 marzo 2017 l'Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha condannato la società Irpt Onlineservice Sl, con sede in Spagna, al pagamento di una sanzione amministrativa pecunaria di 200 mila euro per pubblicità ingannevole. E in effetti l’impostazione, lo stile, i termini con la data di scadenza fanno pensare ad adempimenti obbligatori, ma in realtà si tratta di servizi accessori facoltativi non collegati alla Camera di Commercio, che portano soldi nelle casse di una società privata, cercando di sfruttare la distrazione e la disinformazione di molti. L’altro bollettino riguarda una piattaforma di servizi pubblicitari ed è intestato a Imprendo Italia per un importo da pagare di 309,78 euro. La Camera di Commercio ricorda che non emettono bollettini postali prestampati e che il diritto di iscrizione annuale si paghi con relativo modello F24.
© RIPRODUZIONE RISERVATA