Fa sesso, poi rivela all'amante: «Ho l'Hiv». Arrestato per lesioni gravissime

Fa sesso, poi rivela all'amante: «Ho l'Hiv». Arrestato per lesioni gravissime
di Stefano Dascoli
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Venerdì 29 Marzo 2019, 09:01
L’incubo si è materializzato alla fine di quello che avrebbe dovuto essere un momento solo ed esclusivamente di piacere: «Ho l’Hiv». La donna, incredula, dapprima non ha voluto credere a ciò che aveva ascoltato, ma poi è andata in ospedale per verificare l’eventuale contagio. Il test, negativo, ha evitato che venisse presentata una denuncia, ma in ogni caso è scattata una denuncia d’ufficio che ha portato la Polizia a rintracciare l’uomo e ad arrestarlo.

La storia, bruttissima, arriva da Bari e riguarda un soggetto abruzzese di cui non sono state diffusi né generalità né dati sulla esatta provenienza geografica. In sostanza l’uomo ha convinto una donna ad avere un rapporto sessuale non protetto con lui e poi le ha confessato di avere l'Hiv. Per questo, con l'accusa di tentate lesioni gravissime, è stato arrestato dalla polizia di Bari, città in cui si è consumato il reato. Dopo avere saputo della malattia del suo partner, la donna è andata al Policlinico di Bari per verificare se fosse stata contagiata. E una volta appreso di non avere contratto il virus, ha deciso di non denunciare l'uomo, tirando in ogni caso un sospiro di sollievo.

I poliziotti, però, non si sono fermati. Trattandosi di un reato procedibile d'ufficio, si sono messi sulle tracce dell'uomo e hanno cominciato a scavare nella sua vita. Decisiva la serie di accertamenti sul traffico telefonico della donna: i dati hanno consentito di rintracciare l’uomo, di identificarlo e fermarlo, anche attraverso la preziosa collaborazione di personale della Polizia abruzzese. Ovviamente c’è stato bisogno di accertatare l'effettivo stato di sieropositività dell'uomo. Una volta acclarato, gli agenti lo hanno arresto per il reato di tentate lesioni gravissime, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. L'unico aspetto positivo della vicenda è che la donna è riuscita fortunatamente a evitare conseguenze gravissime per il proseguo della sua vita.
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