Elezioni regionali Abruzzo, Tajani lancia Forza Italia: «Guideremo la coalizione»

Elezioni regionali Abruzzo, Tajani lancia Forza Italia: «Guideremo la coalizione»
di Stefano Dascoli
3 Minuti di Lettura
Domenica 13 Gennaio 2019, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 10:23
L'AQUILA - Vogliamo essere la guida della coalizione» dice Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, arrivato all’Aquila per sostenere i candidati di Forza Italia alle prossime regionali. Gli fa eco il coordinatore Nazario Pagano, parlando di «uno squadrone», di liste «fortissime, le più forti del centrodestra, di peso, di spessore, di grandissimo rilievo».

Cita, Pagano, i cinque sindaci presenti, tra cui «il più giovane d’Abruzzo», Luca Conti, 25 anni, di Casalanguida, i consiglieri uscenti (il capogruppo Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo, Emilio Iampieri «che hanno fatto vedere i sorci verdi a D’Alfonso), i tanti amministratori, il deputato Antonio Martino, le new entry. Accanto a lui c’è anche Maurizio Gasparri, «sempre vicino al territorio». «Una squadra leale – aggiunge Pagano– che sosterrà con forza e convinzione Marco Marsilio. L’Abruzzo, dai sondaggi che abbiamo fatto, è una regione rassegnata a causa della politica sbagliata di un governo di centrosinistra che ha fallito. Sono convinto che grazia alla nostra voglia di fare tornerà il sorriso agli abruzzesi».

Anche Tajani elogia la qualità delle liste: «Ci sono amministratori competenti che conoscono i problemi del territorio, è importante se si vuole cambiare davvero. Vogliamo essere la guida della coalizione con competenza, esperienza e progettualità». La ricetta parte da un «affetto particolare» dovuto all’anno di servizio militare svolto qui: «La regione è stata martoriata dai terremoti, c’è bisogno di ridare fiducia come fece Berlusconi con una ricostruzione rapida ed efficace, non come ora che la gente di montagna è costretta a vivere in casette che andrebbero bene sul lungomare. Ci deve contrassegnare questo spirito di efficienza».

Per Tajani la sfida principale è il lavoro, senza dimenticare «la riduzione dei carichi fiscali e l’abbattimento dei fardelli della burocrazia, le infrastrutture per il turismo, la tutela delle specificità». «Qui – dice – ci potrebbero essere tre o quattro volte le presenze turistiche di ora. Qui c’è bisogno di più occupazione, di più aiuto alle imprese, di soluzioni per i problemi della sanità».

Al presidente del Parlamento europeo tutti chiedono della questione tasse, la mannaia che da Bruxelles rischia di abbattersi sulle imprese del territorio con la restituzione di quanto non versato dopo il terremoto: «La responsabilità è italiana, del governo di sinistra e di questo governo che non ha fatto nulla per risolvere il problema. L’Europa osserva e può dire soltanto sì o no. Si può fare anche di più per la zona franca, dipende dal governo italiano. Inutile scaricare tutte le responsabilità sull’Europa quando poi si dorme in Italia».

Tajani fissa anche l’obiettivo politico: «Abbiamo vinto le elezioni in Molise e in Friuli. I sondaggi ci danno in crescita: Forza Italia si candida a essere la guida politica e di idee della coalizione. Per fortuna che qui c’è una coalizione di centrodestra che deve rappresentare l’alternativa a un governo di sinistra stantio, con un presidente che ha scelto di andare a Roma anziché rimanere in Abruzzo. Marsilio rappresenta una scelta che può dare una prospettiva all’Abruzzo».

Non dice, Tajani, se Berlusconi sarà in Abruzzo («Lo deciderà in base alle possibilità»), ma certamente «Forza Italia sarà mobilitata»: «Ho parlato con lui, invia un messaggio a tutti i nostri candidati. Certamente ci sarà una grande manifestazione in Abruzzo il 26, per festeggiare i 25 anni di storia. Si svolgerà all’Aquila e io ci sarò».
© RIPRODUZIONE RISERVATA