Droga in cambio di sesso: condannato avezzanese di 29 anni

Droga in cambio di sesso: condannato avezzanese di 29 anni
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Martedì 16 Luglio 2019, 12:01
In cambio di sesso ha ceduto droga ad una ragazzina avezzanese di 16 anni. Lui è uno spacciatore avezzanese di 29 anni che ieri è stato condannato, dopo il rito abbreviato, dal Gup del Tribunale di Avezzano, Anna Carala Mastelli, a sei anni e otto mesi di carcere. Il Pm, Elisabetta Labanti, aveva richiesto una pena di 11 anni di reclusione. La storia è avvenuta alle fine del 2017 nell’abitazione dello spacciatore dove la minore si recava appunto ad acquistare la droga.

Lo spacciatore venne arrestato, dopo lunghe indagini della polizia, a marzo del 2018. Il giovane fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Avezzano, Maria Proia, con l’accusa di violenza sessuale, spaccio a una studentessa minorenne di Avezzano, ricettazione, oltre a numerosi altri episodi di cessione di sostanza stupefacente, sempre nei confronti di giovanissime. Le indagini vennero coordinate dal Pm Maurizio Maria Cerrato. Lo spacciatore venne anche accusato di essersi fatto consegnare dalla ragazza un iPad che lei aveva rubato al padre pur di riuscire a ottenere il crack. Secondo l’accusa, inoltre, il giovane avezzanese aveva dato con una cadenza quasi quotidiana delle dosi di sostanze stupefacenti, principalmente crack e cocaina in cristalli, in cambio di somme di denaro, da 20 a 50 euro a dose.

Dopo una pausa di alcuni mesi il rapporto di compravendita tra la minore e l’accusato sarebbe ricominciato. La ragazza, pur di ottenere la droga, aveva ceduto al 29enne l’iPad rubato al padre. Il presunto spacciatore, dopo averle fatto fumare del crack, e approfittando delle sue condizioni poco lucide dovute all’assunzione di droga, le aveva promesso di regalarle dell’altra sostanza stupefacente e aveva avuto con lei un rapporto sessuale. La giovane non era riuscita a opporsi a causa dello stato di incoscienza nel quale si trovava. A conferma della veridicità delle sue dichiarazioni la giovane ha mostrato agli inquirenti alcune conversazioni avute con l’indagato via Messenger.
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