Gli indagati sono in tutto 61. Sgominata una banda di albanesi, alcuni italiani, un rumeno e un macedone accusati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. A prenderli sono stati 300 militari fra i quali i corpi speciali dei Baschi Verdi della Finanza, lo Squadrone Cacciatori di Puglia, due elicotteri e un cane specializzato nella ricerca di banconote. La droga, in prevalenza cocaina, arrivava dall'Albania, dalla Slovenia ma anche dall'Olanda: il fulcro era il bar gestito da Denis Bimi, ritenuto il capo dell'organizzazione, locale intorno al quale gli investigatori avevano piazzato una fitta rete di telecamere, così come con i il gps e le ambientali venivano monitorate 9 auto e uno scooter oltre a decine di utenze telefoniche intercettate.
La droga arriva a San Salvo con le auto, nascosta in sottofondi e ruote di scorta,13 i chili sequestrati durante le indagini: cocaina soprattutto ma anche eroina, hashish e marijuana, per un valore di almeno un milione di euro all'ingrosso, droga destinata alla piazze di spaccio di San Salvo e Vasto. Sequestrate anche due pistole. Il carcere è stato disposto per Denis Bimi,Clirim Tafili,Elvis Cafi, Adriano Shabanaj, Agim Cafi, Besmir Sylia,Emran Morina,Costel Blanaru, Elvin Tafili, Alessandro Ronzullo, 35 anni, originario di San Ferdinando di Puglia e residente a San Salvo, Ajden Cekorja, Bruno Aliu, Franco Nardino,55 anni di San Severo,,Erlin Roci, Berardino D'Onofrio,31anni,originario di Foggia e residente a Vasto. Domiciliari per Eqrem Bimi,Andersen Tomorri,Albjond Xheka,Raffaele Iacovone,51anni di Castiglione Messer Marino e Matteo Colapietra, ,58 anni di Campomarino.
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