Don Danilo Priori morto in hotel in Sicilia a 53 anni, l'ultimo viaggio per guardare il mare: il sacerdote era malato da tempo

La salma è già stata restituita alla famiglia

Don Danilo Priori morto in hotel in Sicilia a 53 anni, l'ultimo viaggio per guardare il mare: era malato da tempo
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Martedì 3 Ottobre 2023, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 14:49

Ha voluto fare un ultimo viaggio. Per guardare il mare, lui che di vita davanti ne aveva pochissima. Don Danilo Priori, stimato sacerdote romano incardinato nella diocesi dell’Aquila, è morto a causa di una forma rara di amiloidosi sistemica ereditaria. Aveva 53 anni. Questa malattia - contro cui combatteva da 10 anni circa - nel tempo aveva gravemente compromesso, tra l’altro, anche le sue funzioni cardiache. Lo fanno sapere i familiari, in particolare la sorella Floriana Priori e il papà Giovanni.

Don Danilo Priori era in regime di quiescenza rispetto al servizio sacerdotale proprio perché impedito nello svolgimento dalla malattia, progressiva e altamente invalidante.

Le circostanze del decesso hanno indotto la Procura competente a compiere le indagini del caso come atto dovuto: non è stata disposta l’autopsia, ma soltanto un esame tossicologico che ha avuto lo scontato esito negativo che ci si aspettava. La salma è già stata restituita alla famiglia, che da subito ha rappresentato alla Procura, tramite i Carabinieri, le gravi condizioni di salute in cui versava Don Danilo. Nessun mistero ha mai avvolto la vicenda. La famiglia è profondamente scossa per la perdita del congiunto. 

 

LA VICENDA

Don Danilo Priori dunque, era stato trovato senza vita durante le sue vacanze a Isola delle Femmine, in Sicilia. Il presbitero si trovava a trascorrere alcuni giorni di relax nella pittoresca località siciliana quando è avvenuta la tragedia. Il corpo di Don Danilo era stato scoperto all’interno dell’hotel in cui alloggiava, con l’avvio di un’indagine da parte dei carabinieri locali. L’Arcivescovo dell’Aquila, insieme all’arcivescovo coadiutore e al clero Aquilano, avevano espresso il loro profondo cordoglio per la prematura scomparsa. Il sacerdote aveva precedentemente svolto il ruolo di parroco nei Comuni di Scoppito, Tornimparte e Cansatessa, e a all’Aquila, ed era stato assistente nazionale dell’Unitalsi.

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