Dispersi valanga Velino, vertice operativo: le ricerche andranno avanti, ecco come

Dispersi valanga Velino, vertice operativo: le ricerche andranno avanti, ecco come
di Stefano Dascoli
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 08:43

L'AQUILA - Proseguiranno senza sosta anche nei prossimi giorni le ricerche dei quattro escursionisti dispersi sul monte Velino da domenica 24 gennaio, gli avezzanesi Valeria Mella e il fidanzato Gianmarco Degni, entrambi di 26 anni, Gian Mauro Frabotta di 33 e Tonino Durante di 60. E' probabile che possa venire utilizzato ancora un elicottero per trasportare un battipista a Valle Majelama, l'area a quota 1.800 metri dove si scava da giorni dentro tre grandi valaghe. 

Oggi c'è stato un vertice operativo al Centro Operativo Nazionale dei Vigili del fuoco al Viminale per fare il punto sulle operazioni di ricerca dei quattro escursionisti dispersi.

A convocarlo è stato il capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, prefetto Laura Lega.

Al collegamento con la prefettura dell’Aquila hanno preso parte, oltre al capo del dipartimento, il capo del Corpo nazionale del Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo e il direttore centrale per l’Emergenza, Guido Parisi.

I partecipanti hanno potuto interloquire con il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, e i responsabili delle diverse strutture operative che, sotto il coordinamento dei Vigili del fuoco, stanno operando in sinergia nelle ricerche.

È stata, quindi, monitorata l’attività delle ricerche dei dispersi che vede il massimo impiego possibile di uomini e mezzi, e definito un cronoprogramma sulle attività operative da effettuarsi fino ai prossimi giorni, anche in considerazione delle condizioni meteorologiche.

Il prefetto Lega, ringraziando il prefetto dell’Aquila e le componenti operative impegnate nelle ricerche, ha espresso a nome del ministero dell’Interno la vicinanza ai familiari delle quattro persone disperse.

I VIGILI DEL FUOCO

Nelle operazioni di ricerca i Vigili del fuoco hanno messo in campo 220 uomini, con impiego costante di due elicotteri AB-412 ed Erikson S-64; unità esperte nel soccorso su neve e ghiaccio, tra cui 16 vigili del fuoco provenienti dai comandi di Belluno e Udine specializzati per interventi in presenza di valanghe.

L’elicottero Drago 54, un AB-412 del reparto volo di Pescara, è impegnato nel trasporto quotidiano del personale a 1.800 metri di quota, luogo in cui si concentrano le ricerche.

Droni a pilotaggio remoto sono utilizzati per effettuare ricognizioni aeree sull’area individuata.

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Nella località Forme, luogo in cui è stato istituito il campo base, sono presenti specialisti in telecomunicazioni, che hanno installato apparati per comunicazioni radio-satellitari per ovviare alla poca copertura di segnale presente nella zona, ed esperti in topografia applicata al soccorso per mappare le zone di ricerca bonificate dalle squadre in quota.

LE RICERCHE

Si ripartirà domattina con le stesse modalità di oggi: nell’area di Valle Majelama interessata dalle tre valanghe, saranno impiegati una trentina di uomini del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia e dell’Esercito. 

I soccorritori raggiungeranno la zona, a quota 1.800 metri, grazie a degli elicotteri, che devolveranno dal campo sportivo di Massa D’Albe. 

Mentre una squadra composta da 8 soccorritori raggiungerà con gli sci Valle Genzana, area meno estesa rispetto a quella di Valle Majelama. 

Nelle ricerche saranno impiegati anche due cani dell’unità cinofila del Soccorso Alpino del Trentino e due sonde Recco manuali. Si ricorda che Recco capta qualsiasi tipo di metallo: chiavi, cellulari, placche di abbigliamento da alpinismo e altre tipologie di metalli.

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