Disabile strangolata, il figlio piange: «Non ricordo nulla»

Disabile strangolata, il figlio piange: «Non ricordo nulla»
di Walter Berghella
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Sabato 18 Febbraio 2023, 08:14

«Non so nulla, non ricordo nulla». Ha pianto ieri mattina Francesco Rotunno, 64 anni, dinanzi al gip Massimo Canosa recatosi al supercarcere di Lanciano per l'interrogatorio di garanzia. Ma è stata solo una formalità di rito di 15 minuti perché l'uomo non ha risposto alle domande, avvalendosi della facoltà di non rispondere. E' indagato ed arrestato per l'omicidio volontario aggravato della mamma disabile Cesina Bambina Damiani, di 88 anni, trovata senza vita domenica sera nella casa che condivideva col figlio, in corso Umberto I a Casoli. Lo difende l'avvocato Silvana Vassalli ieri assente per un impegno a Roma e sostituita dall'avvocato Maria Ida Piccirilli.

La difesa avanzerà nuova richiesta di interrogatorio non appena avrà studiato gli atti probatori in mano alla procura, su indagine dei carabinieri del Norm di Lanciano, diretto dal tenente Giuseppe Nestola. La richiesta di arresto fatta dal pm Serena Rossi per il gip è fondata su elementi indiziari concreti, univoci e concordanti. A trovare il cadavere dell'anziana è stata la badante poco prima delle 18 di domenica scorsa le stava portando dei biscotti come chiesto dal figlio. Poi la macabra scoperta in casa: Cesina Damiani, che era anche cieca, era composta sul letto matrimoniale del figlio, con ai piedi, lato destro, una vestito funerario in una busta.

Indossava un pigiama di pile.

Sul tavolo da pranzo invece un biglietto strappato dal calendario 2022 con la scritta a pennarello color nero "Scusa a tutti", e due numeri di telefono, uno cancellato. Grafia simile a quella dell'indagato. La donna era morta per asfissia, strangolata da una compressione cervicale con un laccio serrato di traverso al collo. Il medico legale retrodata il decesso a poco dopo le 14, ora in cui le telecamere esterne all'abitazione, sulla rotonda, lo immortalano mentre cammina. Poi va nella vecchia casa di contrada Serre, località dove lo ritrovano per strada ferito a un polso, per un tentato suicidio, e infreddolito a rischio ipotermia. Tracce di sangue sono anche sulla vecchia Fiat Punto. Dal conto corrente della madre sono anche scomparsi 16 mila euro, giustificata con diverse spese e prestiti ad amici. Le testimonianze parlano di modi bruschi nell'accudire la donna che rifiutava il cibo da lui ma non dalla badante. L'anziana era deperita e il giorno dopo doveva andare in ospedale a fare controlli. Per il gip la circostanza ha accelerato il proposito omicida per non far scoprire la condotta a nuocere alla salute della madre.
 

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