Il paziente, dopo alcuni giorni di ricovero nel reparto di malattie infettive dell’ospedale, diretto da Alessandro Grimaldi, si è gradualmente ristabilito fino a essere dimesso. La diagnosi della dengue è stata confermata dagli esami del laboratorio analisi del San Salvatore, diretti da Simonetta Santini con i quali si è riusciti, dopo accurati e approfonditi accertamenti eseguiti con celerità, a stabilire le cause precise di una malattia che in Italia non è presente. La dengue, infatti, è un’infezione trasmessa da una zanzara, chiamata Aedes aegypti, che si trova nei paesi tropicali e che veicola il virus con punture da un soggetto infetto a uno sano. I rischi di diffusione in Italia sono solo potenziali (dunque minimi) e legati non alla presenza del succitato Aedes aegypti bensì alla zanzara-tigre, presente nel nostro Paese già dagli anni 90. Il laboratorio analisi del San Salvatore è stato tra i primi in Abruzzo a mettere a punto test specifici per effettuare la diagnosi delle cosiddette arbovirosi, tra cui vi sono i virus zika (che ha destato e continua a destare allarme in Brasile), chikungunya e, appunto, dengue. “E’ bene precisare”, dichiarano Grimaldi e Santini, “che non c’è alcun allarme e che la segnalazione all’istituto superiore della sanità di questo primo caso in provincia di L’Aquila di dengue del 2016 rientra nei compiti di sorveglianza assegnati al servizio sanitario.
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